Ostia, trasferito il mercato di via Desiderato Pietri, da stamattina i banchi operativi in via Nostra Signora di Bonaria
Giuliana Di Pillo presidente X Municipio ha spiegato la decisione: si tratta di una strada classificata Viabilità Principale dove sono vietate le occupazioni di suolo pubblico e non consentiva, negli orari di mercato, il passaggio dei mezzi di soccorso
(AGR) Oggi è stato trasferito il Mercato di Via Desiderato Pietri. I banchi sono stati sistemati nei pressi del Mercato dell'Appagliatore in Via Nostra Signora di Bonaria come approvato dal Consiglio municipale agli inizi di quest'anno.
"Lo spostamento si è reso necessario - ha spiegato la presidente del X Municipio Giuliana Di Pillo - poiché era su una strada classificata Viabilità Principale, ove sono vietate le occupazioni di suolo pubblico, e inoltre la larghezza della stessa non consentiva, negli orari di mercato, il passaggio dei mezzi di soccorso con i banchi montati e di conseguenza si metteva a rischio l'incolumità dei cittadini e degli operatori stessi."
"La nuova sistemazione - spiega la Di Pillo - è stata scelta insieme alle Rappresentanze Sindacali ed è risultato l'unico idoneo in tutta Ostia a poter ospitare un mercato, inoltre ora gli operatori hanno una concessione maggiore rispetto a prima potendo così ampliare la loro offerta ai cittadini e la disposizione dei banchi non interferisce con le attività della Chiesa attigua (e del mercato di via dell'Appagliatore). In soli tre anni - ha concluso la Di Pillo - abbiamo messo a norma le quasi mille licenze presenti sul territorio, approvato le delibere di istituzione dei mercati saltuari e degli isolati fissi (le così dette bancarelle) recuperato quasi 2 milioni di € di canoni arretrati, delocalizzato le rotazioni non a norma fra cui quelle al Pontile e in via Orazio dello Sbirro e in Piazza San Leonardo da Porto Maurizio che deturpavano il territorio e mettevano a rischio l'incolumità dei cittadini e ledevano i diritti dei disabili occupando tutto il marciapiede.Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti