Ostia, dalle parole ai fatti?
26 luglio 2013 16:45
(AGR) "All'inizio era “Sinesi”. - ricorda Luca Capobianco, presidente Ascom litorale romano - Poi fu la volta di “Lido di Roma al 2015”. Infine, arrivò il “Waterfront”. Negli ultimi vent'anni i nostri amministratori non hanno fatto altro che progettare il futuro del litorale romano. Un futuro che non è mai arrivato. I cassetti del Campidoglio sono ancora zeppi di progetti e concetti come 'riqualificazione', 'rilancio' e 'sviluppo' sono rimasti, appunto, sulla carta. Senza considerare che la 'progettazione' ha pure un costo notevole. E qualcuno, sicuramente, ne ha approfittato. Siamo all'ennesimo giro di valzer: quante amministrazioni comunali dovranno cedersi il passo prima di veder realizzato un solo progetto per questo territorio? Gli operatori economici sono abituati alle promesse, ma cominciano ad avvertire un fastidio crescente man mano che la pazienza si esaurisce. Lo sviluppo deve necessariamente prendere corpo nell'alveo di un sistema integrato di opere, ma intanto iniziamo a dar vita a qualche progetto. - continua Capobianco - Questo quadrante della città ha bisogno di infrastrutture, di nuova ricettività e di attrattive turistiche. Apprezziamo la caparbietà che il sindaco Marino sta dimostrando nel portare avanti certe battaglie (ad esempio, quella per la pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali), ma fissiamo delle priorità. Il sindaco convochi al più presto un tavolo di concertazione con i rappresentanti delle categorie imprenditoriali per iniziare a 'programmare' il futuro. Di progetti, più o meno validi e perfettibili, ce ne sono anche troppi".Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti