Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Lo smart working? Promosso. Le competenze digitali? Da incentivare e sostenere

Digitale, per gli italiani un’opportunità affidabile, sicura, da sviluppare garantendo semplicità e facile accesso ai servizi. Sono i risultati dell’indagine “Italiani e digitale” presentata oggi dalla Fondazione Italia Digitale

printDi :: 28 settembre 2021 12:43
smart working

smart working

(AGR) La svolta digitale c’è e piace agli italiani, che la considerano affidabile, sicura, da sostenere e ampliare. A dirlo è una indagine a cura della Fondazione Italia Digitale presentata oggi nell'ambito dell’iniziativa di lancio di questa realtà nuova e innovativa nel panorama italiano che si occupa di cultura e policy digitali.

La ricerca, condotta nel mese di settembre, è stata presentata da Livio Gigliuto, membro del cda della Fondazione Italia Digitale e vice presidente Istituto Piepoli. Dall'analisi dei dati raccolti emerge una sostanziale fiducia da parte dei cittadini nei confronti della digitalizzazione, vista come un’opportunità dal 75% degli intervistati in tutte le fasce di età analizzate. Fiducia anche nel rapporto con l’informazione proveniente dal web e dai social, affidabile per il 64% del campione, e nel grado di sicurezza dei servizi digitali offerti, 80%. Tra i canali più utilizzati al primo posto restano i siti web e le app (60%) seguiti dagli sportelli fisici (25%) e dai social network, che continuano la loro scalata inarrestabile tra le modalità preferite di contatto tra PA e cittadino (21%).
Compie passi in avanti significativi anche l’identità digitale, attivata dal 55% del campione, mentre il 24% possiede sia una carta di identità elettronica che SPID. Tra i servizi digitali guadagnano la prima posizione l’acquisto online e i pagamenti digitali (75%), seguiti dai servizi della pubblica amministrazione (56%). Restando in tema di pagamenti verso la pubblica amministrazione chi predilige l’online lo fa per saldare i tributi (50%).

 
Ottima anche la percezione del fenomeno della digitalizzazione, vista come semplificazione (48%) e dello smart working che viene sentito come un’opportunità per rendere l’organizzazione del lavoro più flessibile e moderna (73%) e come mezzo per favorire l’integrazione delle categorie più fragili (84%). A tal proposito e per mettere a sistema tutto quello che è stato fatto finora per il 90% degli italiani è necessario un ampio piano nazionale di cultura digitale, la cui caratteristica predominante deve essere la facilità e semplicità (35%).

“È arrivato il momento di rendere popolare il digitale nel nostro Paese - spiega Francesco Di Costanzo, presidente della Fondazione Italia Digitale - la pandemia ha acceso un riflettore enorme, è cresciuta la consapevolezza di cittadini, istituzioni, imprese, ora serve un salto di qualità per rendere strutturale il cambiamento. Come dimostra l’indagine presentata oggi c’è voglia di accelerare e una richiesta sempre più forte di digitale degli italiani, a questo sentimento dobbiamo rispondere con un grande piano culturale, un investimento convinto sulle competenze e sui servizi, una risposta precisa di policy eque e all’altezza della rivoluzione in corso. Per questo è nata la Fondazione Italia Digitale, lavoreremo con pubblico e privato, su divulgazione, ampliamento del dibattito, proposte, per non perdere e sfruttare al meglio la straordinaria occasione che abbiamo con il PNRR e i piani di rilancio del Paese”.

“Il ruolo salvifico del digitale durante la pandemia sembra aver sconfitto la diffidenza degli italiani - commenta Gigliuto - a considerare maggiori le opportunità rispetto ai rischi è ormai la quasi totalità della popolazione. Non solo acquisti online e videochiamate, gli italiani affidano al digitale atti delicati come certificati e tributi. Promosso a larga maggioranza lo smart working, ora gli italiani chiedono un grande piano di cultura digitale che parta da due obiettivi: semplicità di utilizzo e sicurezza”.

Documenti

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE