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L’impresa presenta il conto:31 imprese al giorno hanno cessato la loro attività

print11 febbraio 2013 18:25
Confesercenti Roma

Confesercenti Roma

(AGR) Oggi si è tenuto l’incontro conferenza stampa dove la Confesercenti di Roma e del Lazio ha presentato allastampa e ai candidati al Parlamento i dati della gravissima situazione in cui versano le PMI e l’economia delnostro territorio e del Paese.

E’ necessaria una mobilitazione permanente dei nostri settori – dichiarano alla Confesercenti – e impegniconcreti e verificabili da parte degli organi istituzionali.

Ha preso la parola il Direttore di Confesercenti Roma e Lazio, Cosimo Peduto, che ha illustrato i datisconvolgenti della crisi e le prospettive 2013, sottolineando le 9.780 Imprese che hanno chiuso i battentinel 2012 e gli oltre 20.500 posti di lavoro persi nel nostro territorio.

Oltre 31 Imprese al giorno, ha aggiunto, hanno cessato la loro attività e le previsioni 2013 ci dicono chesaliranno a 33 imprese che chiuderanno al giorno.

La Confesercenti> ha quindi rilanciato le proposte per superare il momento di crisi e lo ha fatto dando laparola ai vice presidenti di Confesercenti Roma, Mauro Pica Villa, che ha sottolineato l’importanza diinvestire sul tema del Turismo; Marco Annarumi che ha ribadito la richiesta di uno sviluppo Edilizio eCommerciale regolato contro lo sviluppo selvaggio di Grande Distribuzione organizzata; Mina Giannandrea>

che ha ribadito l’esigenza di una norma nazionale sulle locazioni commerciali e contro la deregulation delleaperture domenicali.

Hanno fatto eco agli appelli lanciati dagli Imprenditori di Confesercenti, i Candidati al Parlamento, MassimoCervellini, di Sinistra Ecologica e Libertà che ha condiviso l’esigenza di investire sul tema del Turismo, ed haproposto l’introduzione di una Patrimoniale per i grandi capitali, risorse da reperire e investire per il lavoroautonomo ed i lavoratori. Ha sottolineato inoltre, la necessità di favorire l’accesso al credito senza premiareunicamente le Banche beneficiarie dei soldi Pubblici.

Roberto Morassut, candidato del Partito Democratico, ha accolto le richieste avanzate da Confesercenti,ritenendo necessario spostare risorse dalle rendite agli investimenti, riconoscendo questo come limite piùevidente all’azione del Governo Monti di solo rigore, seppur necessario.

Morassut ha segnalato inoltre l’esigenza di contrastare fortemente il fenomeno della corruzione, che dasola pesa per 60 miliardi di euro l’anno.

Ha posto all’attenzione, infine, un fenomeno particolare ed impetuoso che sta avvenendo a Roma conl’apertura di numerose sale giochi nei quartieri, rilevando l’esigenza di un’attenta analisi del fenomeno pergli indubbi risvolti sociali ed economici.

Ha preso, quindi, la parola Stefano De Lillo, candidato per il Partito della Libertà, che ha condiviso leproposte di Confesercenti, sottolineando però una criticità circa l’ipotesi di un ulteriore taglio alla spesasanitaria. Ritiene inoltre prioritaria la lotta all’evasione, la riduzione IRPEF e profondamente sbagliatal’introduzione dell’IMU soprattutto sulla prima casa.

Ha concluso ritenendo indispensabile un intervento per ridurre il costo del lavoro e per favorire nuovaoccupazione.

La Confesercenti> di Roma e del Lazio ribadisce le priorità che debbono essere affrontate già nel 2013 perevitare il peggiorare della situazione economica e occupazionale.

1. Ridurre le aliquote IRPEF per i redditi medio bassi e ridurre l’Irap per le PMI.

2. Scongiurare aumento IVA dal 21% al 22%.

3. Escludere IMU da immobili strumentali e prima casa.

4. Rivedere riscossione coattiva per debiti tributari e favorire rateazione.

5. Rivedere i criteri di applicazione delle Tares.

6. Favorire attività Confidi per il credito alle imprese.

7. Meno costi sul lavoro e meno burocrazia.

8. Ridurre i consti a carico delle imprese per l’utilizzo della moneta elettronica.

9. Più negozi di vicinato per città più sicure e blocco della grande distribuzione organizzata.

10. Aperture domenicali solo quando serve e competenze alle Regioni.

11. Sostegno allo start up delle imprese con formazione e innovazione tecnologica.

12. Rivedere la norma di pagamenti e contratti per i prodotti agricoli e alimentari.

13. Più infrastrutture per favorire la crescita del turismo.

14. Una legge per le locazioni commerciali.

Nota dati imprese occupati>

La crisi del commercio e del turismo a Roma e nel Lazio:

IMPRESE (DATI NAZIONALI)>

·Nel 2012 hanno cessato la loro attività64.126 imprese del Commercioal dettaglio (di cui 52.432pari all’82% sono imprese individuali) e27.691 imprese attive nell’Alloggio e Ristorazione.

Ben253 imprese al giornohanno cessato la loro attività solo in questi due comparti.

Nel 2012 si sono registrati34 fallimenti al giorno.

PREVISIONI 2013 (DATI NAZIONALI)>

·Nel 2013 ogni giorno chiuderanno:

197 imprese del commercio al dettaglio,di cui 36 imprese dell’abbigliamento e calzature; 78imprese della ristorazione e 6 strutture ricettive per un totale di 281.

IMPRESE (DATI DI ROMA E DEL LAZIO)>

·A fronte di uno stock imprenditoriale 2012 di 150.000 imprese iscritte del settore commercio e38.500 nell’alloggio e ristorazione nel Lazio, di cui attive rispettivamente 130.000 e 33.000 (attivenella Provincia di Roma), di cui 103.000 commercio e 26.500 alloggio e ristorazione, abbiamo>

rilevato i seguenti dati.

·Nel 2012 hanno cessato la loro attività nel Lazio 7.800 imprese del commercio, di cui 5.850 nellaProvincia di Roma e 1980 imprese attive nell’alloggio e ristorazione, di cui 1590 nella Provincia diRoma.

-Ben 31 imprese al giorno hanno cessato la loro attività nel corso del 2012 nel Lazio e solo in questidue comparti di cui 23 nella sola Provincia di Roma.

-Al netto delle imprese di nuova iscrizione registriamo un saldo natimortalità pari a ben 13 impreseal giorno che hanno cessato la loro attività nel corso del 2012 nel Lazio e solo in questi duecomparti, di cui 10 nella sola Provincia di Roma.

-Infatti, il saldo natimortalità registrato nel 2012 è -3.300 imprese del commercio e -1.300nell’alloggio e ristorazione nel Lazio, rispettivamente -2.650 e -1.110 nella sola Provincia di Roma.

PREVISIONI 2013 (DATI ROMA E LAZIO)>

·Nel 2013 nei settori in esame cesseranno la loro attività nel Lazio ben 33 imprese al giorno di cui 26nella Provincia di Roma.

·Al netto delle imprese di nuova iscrizione registreremo un saldo natimortalità pari a 14 imprese algiorno che cesseranno la loro attività nel corso del 2013 nel Lazio e solo in questi due comparti, dicui 11 nella sola Provincia di Roma.

OCCUPATI (DATI NAZIONALI)>

·Occupati nel commercio al dettaglio, tra il 2007 e il 2010 (in migliaia di unità):

-nel 2010, n.° 1.880; nel 2007 n.° 1890; differenza -10;

-occupati indipendenti nel commercio al dettaglio nel 2010 n.°829; nel 2007 n.° 887; differenza -58;

-occupati nei pubblici esercizi e strutture ricettive nel 2010 n.°1.290; nel 2007 n.°1.263; differenza -27;

-occupati indipendenti nei pubblici esercizi e strutture ricettive nel 2010 n.° 406, nel 2007 n.°407;

differenza -1.

PREVISIONI 2013 (DATI NAZIONALI)>

·Nel 2013 le previsioni occupazionali sono le seguenti(variazione % rispetto al 2010):

-occupati nel commercio al dettaglio -0,8;

-occupati indipendenti nel commercio al dettaglio -2,6;

-occupati nei pubblici esercizi e strutture ricettive -0,2;

-occupati indipendenti nei pubblici esercizi e strutture ricettive -0,4.

OCCUPATI (DATI DI ROMA E DEL LAZIO)>

·Il saldo occupazionale nel corso del 2012 ci indica che sono andati in fumo oltre 11.000 posti dilavoro nel settore commercio e 9.500 nell’alloggio e ristorazione, di cui nella sola Provincia di Roma9.300 nel settore commercio e circa 7.000 nell’alloggio e ristorazione.

PREVISIONI 2013 (DATI DI ROMA E DEL LAZIO)>

·Il saldo occupazionale nel corso del 2013 indica una tendenza ulteriormente negativa del 4%;

·di cui -2,8 nel settore commercio;

·-1,2% nell’alloggio e ristorazione.

In termini assoluti nel 2013 nel Lazio si perderanno ulteriori occupati pari a 11.300 nel settorecommercio e 9.600 nell’alloggio e ristorazione.

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