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L’Anec Lazio e l’Agis Lazio aderiscono a Confcommercio Roma

print14 giugno 2012 10:35
L’Anec Lazio e l’Agis Lazio aderiscono a Confcommercio Roma
(AGR) ( AGR )L’Anec Lazio (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) e l’Agis Lazio (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) hanno deciso di aderire al sistema Confcommercio Roma con l’obiettivo di valorizzare e tutelare l’attività delle imprese che operano nel settore cinematografico e dello spettacolo dal vivo. Esse, infatti, rappresentano una fetta importante della nostra economia: basti pensare che nel Lazio sono circa 2.000 aziende - di cui 1.700 solo a Roma - che danno lavoro, direttamente o indirettamente, ad oltre 30 mila persone - mentre nella Capitale si contano ben 27 mila occupati nel settore - coinvolgendo quasi 25 milioni di spettatori per un volume di affari di oltre 270 milioni di euro. Numeri importanti che testimoniano anche l’importanza di questi settori per l’economia regionale e cittadina.Tuttavia, a fronte dell’importante peso economico che questo tipo di imprese rappresenta, sia a Roma che nel resto d’Italia, non si investe ancora abbastanza sull’industria culturale e creativa, diversamente da quanto accade in altri Paesi del mondo.Infatti, mentre in tutta Europa si guarda allo spettacolo come ad uno dei settori che potranno esercitare nei prossimi anni una spinta trainante sul sistema economico, da noi la cultura resta confinata ad un ambito marginale, se non, spesso, da “tagliare”, privo di qualunque interesse strategico e mai coinvolto al tavolo delle decisioni. Proprio per ovviare a questa situazione, i dipartimenti regionali dell’Agis e dell’Anec hanno deciso di entrare a far parte della Confcommercio di Roma, per veicolare l’idea di una “nuova politica” di affermazione e crescita, attraverso settori fondamentali per la vita quotidiana delle nostre città, in cui la presenza di un cinema, di un teatro attivo o di un parco divertimenti è sicuramente un valore aggiunto in termini sociali e culturali ma anche in termini di valore economico.Un’adesione, quella alla Confcommercio di Roma, che nasce, quindi, all’insegna della massima concretezza, con l’intento di creare nuove occasioni di confronto per le imprese e nuove opportunità per i lavoratori, garantendo allo stesso tempo la pluralità di espressione culturale sul territorio, ma soprattutto eliminando in maniera definitiva i pregiudizi politici e culturali che hanno fin qui frenato lo sviluppo imprenditoriale di questi settori e della cultura in generale.

“Siamo orgogliosi di poter offrire un sostegno concreto e la nostra convinta partecipazione alleimprese rappresentate dall’ Agis e dall’Anec, in modo da intensificare e rafforzare la rappresentatività di queste presso le Istituzioni ed i soggetti economici, perchè la “Cultura” venga finalmente considerata fattore di crescita e sviluppo e posta al centro dell’agenda politica, sia locale che nazionale” - dichiara il presidente della Confcommercio di Roma, Giuseppe Roscioli.

“Questa unità d’intenti, inoltre – conclude Roscioli -è sancita dalla volontà di Confcommercio Roma di creare immediatamente un nuovo dipartimento Cultura e Spettacolo, che dovrà sollecitare i nostri amministratori su argomenti concreti e specifici, ma anche su temi di carattere più generale come quello dell’estensione dello status di PMI alle imprese dello spettacolo”.

Diversi sono i temi posti tra le priorità delle imprese del settore e che saranno oggetto di particolare attenzione nei prossimi mesi.“Per quanto riguarda in particolare il cinema – afferma il presidente dell’Anec Lazio, Valter Casini - riteniamo indispensabile incentivare azioni volte a favorirel’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione dei cinema. Ma è altrettanto importante sollecitare interventi a sostegno e difesa dei cinema nei centri storici, per scongiurare l’impoverimento dell’offerta culturale e il degrado urbano”.“Sul fronte dello spettacolo dal vivo ci preme rilevare l’assenza di una Legge Regionale specifica - osserva il presidente dell’Agis Lazio, Pietro Longhi - di fondamentale importanza per Roma Capitale, poiché la nostra città rappresenta più del 70% delle imprese della Regione Lazio”.Per il valore socio-culturale delle imprese cinematografiche e teatrali, l’Amministrazione Comunale dovrebbe, inoltre, considerare gli interventi ad esse destinati non come “Spesa Corrente”, ma nella voce “Investimenti”, anche per dare un segnale di supporto nei confronti di un settore che, come molti altri, sta risentendo dei contraccolpi della crisi economica e dell’aumento della pressione fiscale. Infine, per una gestione omogenea e ottimale delle imprese di questo comparto, sarebbe opportuno dar vita ad un coordinamento tra i vari Assessorati che sono direttamente coinvolti nell’attività di spettacolo tra cui gli Assessorati alle Politiche Culturali, al Turismo e alle Attività Produttive peruna politica organica finalizzata anche alla valorizzazione di siti archeologici monumentali e museali presenti nel territorio di Roma.

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