Green Economy,ecco il decalogo verde per la sostenibilità
(AGR) “Sono fermamente convinta che le richieste esposte oggi dagli Stati Generali della Green Economy, a Rimini, nel ‘Decalogo per la transizione verso un’economia più sostenibile’, che sia all’altezza delle sfide, anche climatiche, della nostra epoca e l’impegno ad attuare le misure necessarie, debbano essere elementi fondamentali per la costruzione di politiche all’altezza dei tempi, in grado di cogliere le grandi potenzialità green dell’Italia e adeguate ad assicurare più occupazione, benessere e sviluppo sostenibile”, così in una nota Cristiana Avenali, consigliera PD della Regione Lazio e componente della Commissione Ambiente.“La green economy si sta rivelando un’incredibile fattore di competitività ed è stata in questi anni difficili la migliore risposta alla crisi, una coraggiosa sfida avviata ‘dal basso’ che si è rilevata vincente e che si basa su investimenti, produce lavoro, riscopre la coesione delle comunità ed è strettamente intrecciata con il territorio e la sua sostenibilità. In questi anni abbiamo capito che il futuro economico è un futuro che si poggia su buone pratiche ambientali; pratiche che vengono sempre più richieste dagli italiani, se è vero che oltre il 70% vorrebbe più politiche pubbliche per l’attuazione delle misure di green economy, dal risparmio energetico, all’utilizzo di rinnovabili, alla rigenerazione urbana, ad una migliore gestione del ciclo dei rifiuti, al riciclo e al riutilizzo, all’eliminazione degli sprechi idrici e all’aumento della diffusione dei prodotti bio; volontà che però viene spesso disattesa dalla difficoltà delle amministrazioni locali di attuare le misure già esistenti e di far valere le proprie funzioni di controllo”, prosegue la consigliera Avenali.
“Questo ‘decalogo verde’ offre quindi gli strumenti utili ad affrontare e superare le principali difficoltà che ci separano dall’attuazione di una vera e propria svolta green della nostra economia: inserire la transizione alla "green economy" fra le priorità dell'agenda parlamentare e di governo. E in questo ‘decalogo verde’, che parla alle politiche internazionali e nazionali, si riconoscono però moltissime azioni già intraprese dalla Regione Lazio, azioni che hanno creato l’humus ideale per impiantare e far crescere più di 30mila imprese green, che coniugano ricerca, innovazione, design, qualità, bellezza, per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2, unendo al contempo maggiore competitività, crescita delle esportazioni, dei fatturati, dell’occupazione, accanto a tradizioni e recupero di antichi prodotti tipici dei territori, anche dei nostri parchi regionali, oppure realizzando prodotti di design innovativo con l’impiego di materiali di riciclo. La green economy”, conclude Cristiana Avenali, “è sempre più una realtà che va sostenuta e incentivata, come sta facendo la Regione Lazio con diversi strumenti e politiche, per promuovere un modello di sviluppo in grado di coniugare la crescita economica con gli equilibri ambientali; una strada che guarda avanti e anzi va accelerata e costruisce il futuro attraverso la qualità, la bellezza, la natura, insieme all’uso efficiente di energia, materia e innovazione, nel rispetto profondo e in sinergia con l’ambiente in cui viviamo”.