Federbalneari Salento: rischiamo un disastro ambientale
(AGR) L'Assobalneari Salento - FederBalneari Puglia scende in campo contro l’immobilismo delle Istituzioni. Con una petizione gli imprenditori balneari denunciano all’UE la violazione di diversi diritti, tra cui il diritto di difendere il patrimonio naturalistico, la tutela e la salvaguardia della costa. Il Disastro ambientale è imminente, ma ora la Regione Puglia dovrà vedersela con l’Europa.Assobalneari Salento, dunque, contro Regione Puglia: Atto Primo. Una richiesta all’Europa che sa di denuncia per difendere quelli che sono i diritti di salvaguardia della costa, di chi vive il mare e degli imprenditori balneari, che ogni stagione investono e lavorano per rendere turistico il demanio marittimo.Lecce. Si è tenuta, questa sera, alle ore 17:00, presso la Sala Auditorium Museo Sigismondo Castromediano la Conferenza Stampa organizzata da Assobalneari Salento. Gli imprenditori balneari aderenti a FederBalneari Italia hanno elaborato una petizione da presentare al Parlamento europeo con riguardo al grave fenomeno dell’erosione costiera in Salento.
In particolare, considerato l’assoluto immobilismo delle Istituzioni preposte alla tutela e salvaguardia della costa (Regione in primis e Comuni), si va Strasburgo a denunciare la violazione di alcuni diritti fondamentali: la violazione del diritto di godere della solubilità del mare; la violazione del diritto di tutela e salvaguardia della costa; la violazione del diritto di difendere il patrimonio naturalistico, marino e paesaggistico; il disastro ambientale consistente nella perdita definitiva di un bene pubblico (si pensi ai km di spiaggia persi o alle falesie crollate); la violazione del diritto di fruire del territorio difeso dai fenomeni erosivi; la violazione del diritto a svolgere attività economica e quella del diritto alla difesa dell’attività economica esistente; la violazione del diritto alla tutela del patrimonio costiero etc etc.Così, dopo la prima petizione presentata dieci giorni fa a Carrara da Federbalneari Italia per chiedere all’UE di far rispettare al Governo le leggi italiane 494/ 93 e 296/2006, arriva un’altro appello dalla Federazione Nazionale dei Balneari.
In primo luogo denunciamo – spiega Mauro della Valle, Presidente Assobalneari Salento -Federbalneari Puglia - eventuali responsabilità connesse alla cattiva amministrazione nell’azione delle Istituzioni preposte alla tutela e salvaguardia del patrimonio costiero e del bene pubblico “coste”, responsabilità che hanno condotto, nel corso del tempo ed a seguito di una costante inerzia, a situazioni di vero e proprio disastro ambientale.In secondo la Federazione Nazionale dei Balneari chiede che il Parlamento europeo, accertata la violazione dei diritti fondamentali innanzi detti, si adoperi per risolvere il problema dell’erosione, ponendo in essere tutte le azioni (dirette ed indirette) che all’uopo vengono conferite dal Trattato Europeo, sensibilizzando le Istituzioni affinché intervengano con specifici programmi mirati alla difesa della costa anche mediante raccomandazioni a livello nazionale, regionale e locale.Il Presidente di FederBalneari Italia Renato Papagni ribadisce con forza la richiesta degli associati della Puglia all’Europa: Inoltre, si chiede che il Parlamento europeo approvi una linea di bilancio consistente in un finanziamento pubblico per realizzare opere di progect di difesa della costa, ovvero individuare le soluzioni da adottare concretamente per il raggiungimento dello scopo di tutela del pubblico bene. Un principio che vale per la Puglia ma anche per le altre Regioni Italiane.
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