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Eurispes, italiani più indebitati

print19 dicembre 2005 11:59
(AGR) Altro che regali, nel nostro Paese le famiglie ricorrono al credito soprattutto per far fronte ai bisogni essenziali come cure mediche e specialistiche, elettrodomestici, servizi per la casa, ecc., piuttosto che per acquistare beni e servizi voluttuari quali, ad esempio, viaggi e vacanze.

E come se non bastasse, si sta diffondendo sempre più la pratica del credito al consumo per l’ acquisto di beni di prima necessità come quelli alimentari.

E’ quanto emerge da una ricerca dell’ Istituto Eurispes. Secondo i ricercatori, è la crisi del ceto medio e del proprio potere di acquisto che si trova a fare i conti “con tassi di inflazione che hanno divorato più del 20 per cento del reddito dei pensionati e dei lavoratori dipendenti”. A fine 2005 gli italiani si troveranno, secondo le stime Eurispes, indebitati con le banche per una somma pari a circa 390 miliardi di euro.

Il che vuol dire che in media ciascuna famiglia del nostro Paese ha già impegnato più di un terzo del proprio reddito attuale in obblighi finanziari da onorare nel futuro.

Una situazione dura rafforzata da alcune previsioni: l’ indebitamento delle famiglie, continuano i ricercatori dell’ Istituto, continuerà a crescere non per alzare la quantità e la qualità dei consumi, ma per riuscire a mantenere il vecchio, dignitoso livello di vita. In altre termini, conclude l’Eurispes “l’ indebitamento delle famiglie continuerà a crescere non per alzare la quantità e la qualità dei consumi, ma per riuscire a mantenere il vecchio, dignitoso livello di vita”.

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