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Covid 19, con la crisi rischio chiusura per 270mila imprese

I dati Confcommercio: oltre 400mila posti di lavoro a rischio in settori come abbigliamento, ristorazione, attività di intrattenimento e alberghi. Istituto Demoskopika: nel turismo contrazione del fatturato di 10 miliardi di euro

printDi :: 13 maggio 2020 16:42
Covid 19, con la crisi rischio chiusura per 270mila imprese

Covid 19, con la crisi rischio chiusura per 270mila imprese

(AGR) Scenario da incubo per il commercio in Italia. A lanciare l'allarme di fronte alla Commissione Industria del Senato è Confcommercio e i numeri non lasciano dubbi a interpretazione ma solo spazio ai timori: su un totale di oltre 2,7 milioni di imprese del commercio al dettaglio non alimentare, dell'ingrosso e dei servizi quasi il 10% è soggetto ad una potenziale chiusura definitiva. Ciò significherebbe la perdita di 420mila posti di lavoro.

Nello specifico i settori più a rischio sarebbero i negozi di abbigliamento, gli alberghi, i bar e i ristoranti e le imprese legate alle attività di intrattenimento e alla cura della persona. Le micro imprese con un solo addetto e senza dipendenti sono le più colpite dalla crisi, per queste basterebbe solo una riduzione del 10% dei ricavi per determinarne la cessazione dell’attività.

 
Discorso a parte per il settore turistico dove Confcommercio stima «un crollo del turismo che arriva al 50% di presenze» e di recupero dei volumi di affari del 2019 «non prima del 2024-2025». Nei giorni scorsi, anche l'istituto di ricerca Demoskopica, in un report sul Turismo italiano ha quantificato in 40mila imprese quelle a rischio fallimento prevedendo «una contrazione del fatturato di almeno 10 miliardi di euro. Una mortalità imprenditoriale che si ripercuoterebbe immediatamente sul mercato del lavoro con una perdita di oltre 184 mila posti». 

Laconico infine Luca Patanè presidente di Confturismo-Confcommercio che commentando i dati del rapporto sul turismo internazionale presentato da Bankitalia ha detto: «Questo è solo l'inizio. Quando, a fine anno, mancheranno alla bilancia commerciale italiana i 17 miliardi di surplus generati dal turismo nel 2019, in pratica un terzo del totale, allora finalmente ci si renderà conto dell'importanza del nostro settore, ma sarà troppo tardi».

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