Covid 19, con la crisi rischio chiusura per 270mila imprese
I dati Confcommercio: oltre 400mila posti di lavoro a rischio in settori come abbigliamento, ristorazione, attività di intrattenimento e alberghi. Istituto Demoskopika: nel turismo contrazione del fatturato di 10 miliardi di euro
Covid 19, con la crisi rischio chiusura per 270mila imprese
(AGR) Scenario da incubo per il commercio in Italia. A lanciare l'allarme di fronte alla Commissione Industria del Senato è Confcommercio e i numeri non lasciano dubbi a interpretazione ma solo spazio ai timori: su un totale di oltre 2,7 milioni di imprese del commercio al dettaglio non alimentare, dell'ingrosso e dei servizi quasi il 10% è soggetto ad una potenziale chiusura definitiva. Ciò significherebbe la perdita di 420mila posti di lavoro.
Nello specifico i settori più a rischio sarebbero i negozi di abbigliamento, gli alberghi, i bar e i ristoranti e le imprese legate alle attività di intrattenimento e alla cura della persona. Le micro imprese con un solo addetto e senza dipendenti sono le più colpite dalla crisi, per queste basterebbe solo una riduzione del 10% dei ricavi per determinarne la cessazione dell’attività.
Laconico infine Luca Patanè presidente di Confturismo-Confcommercio che commentando i dati del rapporto sul turismo internazionale presentato da Bankitalia ha detto: «Questo è solo l'inizio. Quando, a fine anno, mancheranno alla bilancia commerciale italiana i 17 miliardi di surplus generati dal turismo nel 2019, in pratica un terzo del totale, allora finalmente ci si renderà conto dell'importanza del nostro settore, ma sarà troppo tardi».