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Concessioni balneari, ipotesi 30 anni

print27 novembre 2012 20:48
(AGR) In attesa che l’emendamento venga discusso in Senato, avanza l’ipotesi dei 40 anni di rinnovo delle concessioni balneari. Intanto arriva la richiesta di Assobalneari Campania di abrogare l’addizionale sui canoni demaniali. Prima di Natale si saprà se l’emendamento che prevede il rinnovo delle concessioni balneari per 30 anni passerà alla Camera. Questi i passaggi: il Senato dovrà discutere l’emendamento n. 34, valutare se inserirlo in un maxi emendamento che poi verrà trasmesso alla Camera per l’approvazione finale. Nel frattempo ieri a Napoli, nel Centro Direzionale della Regione Campania, si è ragionato sul Futuro delle Imprese Balneari, a ricordare la grande sensibilità del Senato alla questione degli imprenditori balneari l’On. Massimo Baldini: il Governo Italiano ha il compito di tutelare le imprese italiane, lo fa quando sono in crisi, e non può rischiare di rovinarle per applicare una normativa europea.Dal Senato arrivano messaggi di piena comprensione delle problematiche, ma anche alcune ipotesi di soluzione, tra le quali l’indennizzo del valore economico dell’azienda, in caso di perdita della concessione: dovrà essere valutato l’esatto valore economico tramite una consulenza tecnica espressa dal Tribunale. - continua il Senatore Baldini- Le imprese balneari non possono essere rapinate, in questo modo si distrugge il nostro Paese invece di incentivare la ripresa economia. Per rilanciare con investimenti certi il comparto turistico balneare, arriva la proposta della Federazione Nazionale dei Balneari: rinnovo automatico per 30 anni, prorogabili a 40 se correlati ad un piano di investimenti. Non è un ”premio” concesso ai balneari, - ribadisce il Presidente di FederBalneari Italia- il rinnovo delle concessioni per 40 anni rientra nel piano di rilancio del comparto turistico nazionale, che deve essere garantito da investimenti e certezza normativa. Continua il Presidente Papagni: “Gli imprenditori balneari garantiranno 75 miliardi di investimenti al Governo, se le concessioni verranno rinnovate fino al 2055. Partendo da questi presupposti si potrà procedere poi con strumenti di rilancio:la legge quadro nazionale, legge quadro sulriordino del sistema nazionale, legge sul riequilibrio dei canoni demaniali, legislazioni regionali, redazione dei piani di utilizzazionearenili regionali e piano della costa, attuazione programma investimenti. Riguardo alla mancanza di uniformità nell’applicazionedei criteri normativi ne sanno qualcosa gli operatori balneari della Regione Campania, che rappresenta, secondo l’Avv. Scotto, Consulente Assobalneari Campania “l'essenza dei problemi del settore ". La finanziaria regionale 2012, che entrerà in vigore il 27 gennaio 2013, prevede un aumento dei canoni concessoridemaniali del 100%. Assobalneari Campania propone un provvedimento che abbia il fine di abrogare entro il 27 gennaio la normativa: “E’ una manovra pensata per appianare il bilancio regionale a scapito dell'economia locale” ha commentato AntonioCecoro,Vice Presidente FederBalneari Italia- Appello raccolto dalle rappresentanze politiche presenti al Convegno,infatti,l’On. Daniela Nugnes ha dichiarato l’impegno ad emendare, nella prossima finanziaria, l’abrogazione dell’addizionale sui canoni demaniali.

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