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Bici, vanno forte le vendite: in un mese più 60% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso

La stima è dell’Ancma Confindustria, l’associazione delle imprese costruttrici di Ciclo Motociclo e Accessori. Dopo il lockdown acquistate 540mila biciclette. Bene il bonus del governo ma non sia per consumatori e rivenditori una corsa ad ostacoli

printDi :: 10 giugno 2020 13:32
L’Italia (ri)scopre le bici: solo a maggio venduti 200mila modelli

L’Italia (ri)scopre le bici: solo a maggio venduti 200mila modelli

(AGR) Un boom nei negozi, nei centri commerciali appena aperti dopo il lockdown, con ordinazioni online che vanno oltre le aspettative. L’Italia, complice anche la pandemia, riscopre un nuovo modo di spostarsi proiettandosi verso una mobilità più pulita, più rispettosa dell’ambiente. Nei piccoli centri e nelle grandi città «dalla riapertura dei negozi ad oggi, le vendite di bici tradizionali e a pedalata assistita hanno fatto segnare infatti un +60% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso». Lo riporta in un comunicato l’Ancma, Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori. Nel solo mese di maggio sono stati venduti circa 200mila modelli che complessivamente fanno registrare «circa 540mila biciclette acquistate dagli italiani dopo il periodo di lockdown in tutti i punti vendita presenti sul territorio».

Ad incidere positivamente, segnala Ancma, sono state le misure messe in campo dal Governo che «hanno sicuramente rivitalizzato in modo significativo il mercato e le imprese del comparto che stanno lavorando a pieno regime per rispondere, non senza qualche affanno, in modo adeguato alla crescente domanda che abbiamo registrato in queste settimane».

 
Eppure non è solo una questione di bonus concessi dal Governo per l’acquisto di biciclette. C’è un cambiamento anche nella sensibilità delle nuove generazioni verso una mobilità sostenibile, diversa rispetto al passato che va però rafforzata dagli amministratori e dalla politica. «Crescono l’interesse e la domanda attorno alla bicicletta - prosegue la nota di Ancma - a prescindere dagli incentivi e come associazione chiediamo alle istituzioni di cogliere questa occasione per investire su un’infrastrutturazione ciclabile finalmente più capillare, sicura, equilibrata e rispettosa degli interessi di tutti gli utenti della strada. Allo stesso tempo – si chiude la nota – monitoreremo la reale applicazione del bonus, affinché non sia per i consumatori e i rivenditori una corsa ad ostacoli o, peggio, contro il tempo».

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Ancma Confindustria, l’associazione delle imprese costruttrici di Ciclo Motociclo e Accessori.

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