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Balneari: nuova legge sul turismo

print26 febbraio 2014 19:43
(AGR) Il semestre europeo è vicino, e sembra accorciare le distanze tra Bruxelles e Roma. A brevepotrebbe aprirsi una sessione di consultazioni tra gli stati membri e gli operatori del settore turistico balneare, con il fine di risolvere le questioni che frenano gli operatori, negli investimenti e nell'animo. L'On. Angelilli invia dall'Europa ai balneari riunitisi a Carrara Fiere in occasione di Balnearia, un messaggio di apertura, l 'Europa ascolta ma sarà fondamentale, anche in occasione delle elezioni, la capacità di rappresentanza della politica italiana."Per questo Federbalneari Italia scrive al nuovo Premier Matteo Renzi,spiega il Presidente Renato Papagni- perché se c'è la volontà politica, si prospetta il momento giusto per risolvere le questioni - continua il numero uno dei balneari - “E’ la politica che deve superare le contraddizioni ideologiche radicate nei partiti, e ci sono tutte le premesse con il nuovo Governo, per riformare il settore con una legge quadro sul turismo".

Così Federbalneari Italia scrive al Presidente del Consiglio, da indiscrezioni risultata infatti che dovrebbe essere proprio l'ex segretario del Pd a tenere i rapporti con l’Unione Europa, al finedi fissareun incontro e indicare quali sono gli asset, normativi ed economici sui cui impostare un piano di crescita turistica. Il provvedimento dovrà contenere la riforma della disciplina del demanio marittimo, prevista entro maggio 2014, dovrà indicare qual'è la chiave per la sintonia con l'Europa, e poi un piano promozionale per rilanciare le località balneari italiane.Chiusi nella lotta sindacale per difendere le imprese, i rappresentanti del settore balnearehanno tralasciato le funzioni più strategiche che la politica dovrebbe assolvere, quale il rilancio del turismo balneare italiano, il mito dellavacanza degli anni 70' è tramontato, e serve una rivoluzione del settore, con il rinnovamento di un offerta balneare ormaisuperata.Federbalneari Italia chiede al Premier Matteo Renzi di lavorare a un grande piano di sviluppo turistico e promozione internazionale in cui mettere a sistema le eccellenze turistico balneari del nostro Paese: dalla Sicilia alle 5 Terre, passando per il Salento, la Costiera Amalfitana, le spiagge di Lignano Sabbie d'oro.

Il futuro del settore infatti dipenderà soprattutto dalla capacità delle imprese di entrare nei mercati turistici internazionali.

Con un piano turistico, la risoluzione ideologica delle resistenze culturali insite nelle sedi di partito, ed una riforma che disciplina il demanio, sarà più facile dialogare con l’Europa, e piegare che la Direttiva europea non è applicabile tecnicamente al contesto del nostro paese.Ma la nuova rappresentanza politica italiana dovrà battere i pugni a Bruxelles. Conclude il PresidenteRenato Papagni:” Altrimenti, se ciò non avverrà, alle “Aste", ci porteranno proprio i sindacati nazionali balneari, con le loro battaglie di retroguardia”.

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