Alitalia, i costi sociali del salvataggio sono pesantissimi
(AGR) E’ stato approvato, com’è noto, l'atteso piano di rilancio dell’Alitalia, che con un taglio dei costi per 1 miliardo in tre anni e un aumento dei ricavi del 30% punta ad avere un utile entro la fine del 2019. A questo punto deve partire la delicata trattativa sugli esuberi (che le indiscrezioni quantificano tra 1.600 e 2.000 unità) e sui tagli al costo del lavoro.“Più che un piano industriale di rilancio quello di Alitalia è l’ennesimo inaccettabile teatrino per licenziare altri duemila padri o madri di famiglia. - afferma polemica Michela Califano, dirigente PD della Provincia di Roma - Non è possibile che ogni due anni si utilizzi la tecnica del ‘o così….. o tutti a casa’. I piani industriali si fanno con scelte lungimiranti che nel medio e lungo periodo possano riportare l’azienda in attivo, non licenziando, non tagliando gli stipendi, né disinvestendo sulla formazione e sulla qualità del lavoro per poter continuamente alternare i dipendenti con contratti al limite della decenza.
Così sono capaci tutti. E non serve nemmeno spendere milioni di euro per questi manager. Il Lazio, la Provincia di Roma e Fiumicino rischiano un collasso. I risvolti sociali di questo piano rischiano di far saltare il banco”.