A Natale il dono più desiderato..... sono i buoni d'acquisto
Addio busta con i soldi, da quest'anno la moda saranno le gift card, secondo uno studio in Italia il giro d'affari passera dai 5,7 miliardi di euro nel 2020 ai quasi 16 miliardi entro il 2028. Il mercato italiano si prepara a questo exploit grazie alle politiche di detassazione dei flexible benefit
regali di Natale
(AGR) La trasformazione digitale in atto spinge il mercato delle gift card: secondo uno studio Allied Market Research in Italia il giro d’affari passerà dai 5,7 miliardi del 2020 a quasi 16 entro il 2028 con un CAGR annuale del 14% e una forte polarizzazione sul digitale. Il buono acquisto diventa anche un must sotto l’albero: negli USA il 75% della Gen X e dei Millennials lo vorrebbe ricevere per Natale. Tra i fattori di crescita il progressivo sviluppo dell’e-commerce nel Paese e l’aumento delle aree dove verrà utilizzato questo business come il travel e il welfare aziendale. Per Florent Lambert, CEO di Sodexo Benefits & Rewards Services Italia: “I buoni acquisto in versione digitale rappresentano una vera e propria tendenza a livello italiano e internazionale”.
Dimenticatevi la vecchia busta della nonna: quest’anno sotto l’albero è arrivato il momento delle gift card. Il mercato delle carte regalo e dei buoni acquisto si prepara ad un vero e proprio boom secondo il recente studio “Italy Gift Cards Market” realizzato dalla società Allied Market Research. I dati raccontano di un giro d’affari che passerà dai 5,7 miliardi di euro del 2020 a quasi 16 miliardi entro il 2028 tra gift card fisiche e digitali con un CAGR (tasso di crescita annuale composto) del 14% e una forte polarizzazione verso il digitale. Diversi i fattori chiave che incidono in questa crescita esponenziale: l’emergenza sanitaria ha cambiato i comportamenti d’acquisto dei consumatori virando sul digitale e per i seller questo canale è diventato imprescindibile per continuare a relazionarsi con i potenziali acquirenti. Non sorprende che la continua digitalizzazione dei servizi abbia portato ad un aumento rilevante dell’e-commerce in Italia: +21% nel 2021 per un valore complessivo vicino ai 40 miliardi di euro secondo i dati Osservatorio e-commerce B2c della School of Management del Politecnico di Milano diffusi a ottobre. A questo si deve aggiungere che il mercato delle gift card in Italia deve ancora raggiungere la sua maturità: attualmente il giro d’affari si concentra sui beni di consumo e sul commercio al dettaglio ma ci sono altri ambiti dove si prevede una crescita rilevante del business in futuro come la ristorazione, il wellness, il turismo (soprattutto in ottica post Covid-19) e il welfare aziendale dove il buono acquisto è uno strumento sempre più utilizzato per generare benessere e migliorare il clima lavorativo aziendale.
Le ricerche evidenziano come il buono acquisto sia uno dei regali più graditi non solo sotto l’albero. Uno studio condotto dalla società di consulenza canadese Leger per Blackhawk Network sul mercato USA in vista delle prossime festività natalizie ha mostrato come il 69% dei consumatori vorrebbe ricevere sotto l’albero una gift card con punte del 75% se andiamo ad osservare la Generazione X e i Millennials. La ricerca inoltre sottolinea come per Natale 2021 la capacità di spesa per i regali salirà del 17% rispetto al 2020, toccando quota 663 dollari e il 40% di questa somma verrà spesa per regalare gift card (+27% sull’anno precedente). Nella classifica delle tipologie dei buoni acquisto più regalati a Natale al primo posto ci sono quelle relative alla ristorazione, seguite dalle gift card multi-brand e da quelle del travel. “Un fattore che possiamo osservare in questo aumento della domanda dei buoni acquisto è la continua necessità di flessibilità. La scelta è sempre stata un fattore insostituibile nei benefits per i dipendenti ma sulla scia della pandemia quest’ultimi la apprezzano ancora di più. Sebbene prevediamo un ritorno al lavoro d'ufficio, i dipendenti manterranno un certo grado di flessibilità nel modo in cui lavorano, nella sede dalla quale lo fanno e quindi i benefici offerti dovranno riflettere anche questa flessibilità, consentendo ai dipendenti di selezionare ciò che è giusto per le loro esigenze personali”, conclude Lambert.
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