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Roma, nel VI Municipio si punta alla partecipazione civica dei giovani

Le studentesse e gli studenti protagonisti di RIPARTIRE raccontano una partecipazione concreta e da protagonisti messa in campo durante gli anni scolastici resi difficili dalla pandemia dagli studenti che hanno animato la giornata con discussioni, proiezioni e la realizzazione di un video.

printDi :: 17 maggio 2022 18:27
studenti partecipazione dibattito foto pixabay

studenti partecipazione dibattito foto pixabay

(AGR) La partecipazione civica dei giovani e della comunità educante del VI Municipio di Roma si sviluppa attraverso nuove competenze cognitive, relazionali e sociali tra cui abilità tecnologiche e comunicative. È quanto gli studenti e le studentesse dell'IIS Pertini Falcone hanno raccontato oggi in un evento nell'ambito del progetto "RIPARTIRE", sigla che significa RIgenerare la PARTecipazione per Innovare la Rete Educante. 

Una partecipazione concreta e da protagonisti messa in campo durante gli anni scolastici resi difficili dalla pandemia dagli studenti che hanno animato la giornata con discussioni, proiezioni e la realizzazione di un video. 
Alla presenza dell’Assessore Romano Amato - Municipio VI, della Professoressa D’Emilio e Professoressa Lico dell'IIS Pertini Falcone, Claudia Cicciotti di ActionAid e Cristiano Colombi di éCO - Economia è Comunità nonché dell'Università della Calabria con lo staff di ricercatori, tra cui Stefania Chimenti si è svolto anche un confronto sulla promozione di nuovi spazi di partecipazione e di governance della scuola e del territorio. 
  
"I ragazzi e le ragazze di Roma ci hanno raccontato il loro protagonismo nelle attività di Ripartire, un'esperienza che dimostra l'importanza di dare voce ai giovani per investire nel futuro, creando opportunità di ascolto, partecipazione e collaborazione all'interno di una rete che valorizzi il territorio e rafforzi il ruolo della comunità educante nel contrasto alle diseguaglianze educative" afferma Claudia Cicciotti, project manager per ActionAid. 
 
A Roma l’obiettivo dell’azione di co-progettazione è di pensare e creare insieme ai giovani – studenti e studentesse dell’istituto Pertini Falcone e gruppi giovanili locali - iniziative o piccoli interventi per migliorare una criticità individuata dai giovani stessi nel proprio territorio: la mancanza di uno spazio in cui ritrovarsi e potersi esprimere. 

 
Studenti estudentesse intervenute hanno sottolineato che "la cosa più emozionante del progetto è stata scoprire che i docenti non sono solo persone che ci trasferiscono nozioni e ci giudicano ma sono interessati a noi e possono comprenderci. Con la Settimana dell'Ascolto abbiamo coinvolto tutti gli organi collegiali e tutte le classi hanno proposto e realizzato attività a cui noi studenti teniamo molto. Il problema principale sul territorio per noi è la mancanza di spazi sicuri dove poterci incontrare". 
 
A questo proposito Carlo Stasolla, presidente dell'associazione 21 Luglio,ha affermato che "non sono gli spazi pubblici a mancare, ma le condizioni per poterli utilizzare in sicurezza, come è emerso da una nostra recente consultazione sulla condizione delle donne nel Municipio".  
 
L'assessore Amato ha sottolineato come iniziative di questo tipo siano prioritarie in quello che è notoriamente il territorio più giovane di Roma: "le nuove generazioni sono la nostra risorsa più preziosa, iniziative come il progetto RIPARTIRE, in rete con le misure che il Municipio sta prendendo nei confronti delle nuove generazioni, sono un investimento sul futuro. Facendo le scelte giuste, nel tempo necessario, anche questo territorio può risollevarsi". 
 
La dottoressa Stefania Chimenti ha presentato i risultati dell'indagine sui minori del Municipio VI condotta dall'Università della Calabria riguardanti la socializzazione e la partecipazione civica degli adolescenti: 
“La ricerca ha permesso di esplorare sia le caratteristiche del contesto, con un’attenzione alle opportunità e ai vincoli per la partecipazione dei più giovani, sia le pratiche partecipative più frequenti tra questi ultimi. In particolare, i risultati ci dicono che i ragazzi e le ragazze si informano su quanto accade nel mondo, anche grazie all’uso dei social, hanno uno sguardo acuto sui problemi del loro territorio - per esempio, sono sensibili alle carenze dei servizi sanitari o ai diritti violati - e non si tirano indietro quando si tratta di scendere in piazza e protestare. Si attivano meno, invece, in contesti e con modalità troppo formali, preferendo il confronto tra coetanei e forme e strumenti più leggeri o coinvolgenti”. 
 
Secondola cooperativa Cospexa "occorre includere i soggetti esclusi, trovare le strategie per coinvolgere anche i ragazzi e le ragazze che abbandonano la scuola ele loro famiglie per affermare nuovi modelli culturali da cui possano prendere esempio".   Per Mario Cecchetti de El Chentro sociale "la dispersione scolastica non è un fenomeno che nasce dalla scuola, ma dai problemi sociali del territorio. Se si vuole promuovere la partecipazione giovanile bisogna lasciare sul territorio gli strumenti necessari per dare continuità aiprogetti dopo la loro fine, ascoltare i cittadini e responsabilizzarli, rendere presenti le istituzioni locali sul territorio". 
 
Studenti e docenti dell'Istituto Pertini Falcone hanno raccontato con passione alcune attività di partecipazione realizzate nella scuola all'interno del progetto RIPARTIRE, tra queste la Settimana dell'Ascolto. 
"La Settimana dell’Ascolto è stata un’esperienza molto interessante per studenti e studentesse della scuola, che si sono confrontati con docenti, organizzando insieme attività e approfondimenti: una vera prova di democrazia a scuola! Un’attività da migliorare ma da ripetersi!” racconta la professoressa Lico, referente del progetto per la scuola. Un progetto che attraverso le diverse attività ha permesso agli studenti di esprimersi liberamente e di costruire un miglior rapporto con i docenti. 
 
Il bisogno di migliorare gli spazi di ritrovo e aggregazione dei giovani è stato anche al centro del percorso di Bilancio Partecipativo che nello scorso anno scolastico, nonostante la pandemia, ha portato alla selezione di un progetto degli studenti, tra undici proposte. Si tratta di una Comfort Zone, uno spazio nel cortile della scuola allestito con tavoli e panchine per consentire agli studenti di fare ricreazione o organizzare piccoli eventi all'aperto, ma anche per svolgere lezioni all'esterno. Quest'anno il progetto è stato realizzato concretamente e si è esteso anche alla riqualificazione delle pareti circostanti dell'edificio scolastico con l'esecuzione di un murales dedicato a Pertini e Falcone, a cui è dedicato l'Istituto, con loro frasi rivolte ai giovani, selezionate dagli alunni. 
Ed è proprio a partire dalle esperienze raccontate e vissute dagli studenti che si è poi aperta a tutti i partecipanti e al territorio una proposta di coprogettazione: realizzare insieme un percorso, valorizzando le esperienze e le idee di tutti, per pensare un intervento che contrasti la criticità individuata dai ragazzi stessi, vale a dire la mancanza di un luogo aperto, bello e pubblico in cui ritrovarsi con gli amici, parlare ed eventualmente fare sport. 
 
 
Il progetto RIPARTIRE (Rigenerare la partecipazione per innovare la rete educante) si propone come percorso di costruzione di una leadership civica giovanile capace di generare nuove opportunità educative e sociali attraverso la co-progettazione, la mobilitazione risorse comunitarie e azioni di advocacy nei territori di Ancona, Pordenone, Roma, Trebisacce e L’Aquila. 

foto pixabay
 
RIPARTIRE è realizzato da ActionAid insieme a Fondazione Openpolis, BiPart Impresa sociale, Fondazione Human Foundation, La Fabbrica Spa, Transparency International Italia e Università della Calabria; i comuni di Ancona, Pordenone, Trebisacce (CS) e Roma (Municipio VI); Dipartimento per le Politiche di Coesione - Presidenza del Consiglio dei Ministri; COOSS Marche, Fondazione RagazzinGioco, Mètis Community Solutions, Associazione Passaggi ed éCO; cinque scuole secondarie di secondo grado (a Ancona, Pordenone, Roma, Trebisacce e L’Aquila).  
 
Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org 
 

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