Special Olympics, oggi il rientro degli azzurri dopo i mondiali di Abu Dhabi
(AGR) Si sono conclusi con un grande successo di partecipazione i mondiali Special Olympics di Abu Dhabi."Partecipare ai Giochi Mondiali Special Olympics è solamente il passo finale di un percorso lunghissimo che ha consentito agli atleti e agli atleti partner di vivere esperienze sportive, ma anche e soprattutto umane, di altissimo profilo - dichiara il CTN di basket Marco Petrozzi - Si tratta di un successo… conquistato indipendentemente dalle medaglie vinte".Ieri mattina dopo le ultime premiazioni si è svolta la Cerimonia di chiusura presso il Zayed Sports City Stadium che ha siglato ufficialmente la fine dell'evento. Oggi la delegazione farà rientro a casa. Atterrerà all'aeroporto di Fiumicino in Roma alle ore 13:05.
"I nostri atleti Azzurri faranno tesoro di questa esperienza appena vissuta - dichiara Alessandra Palazzotti, Direttore Nazionale di Special Olympics - Manterranno alte nel tempo l’autonomia e l’autostima raggiunte in questi giorni. Loro sono i Game Changers, così Special Olympics li ama chiamare in tutto il mondo, coloro che non si arrendono alle difficoltà e, se pensano che siano sbagliate, le regole del gioco le cambiano. Hanno rivoluzionato le prospettive da cui guardare le persone con disabilità intellettive, hanno vinto tante medaglie ad Abu Dhabi, ma soprattutto hanno vinto sui dubbi, le perplessità e i pregiudizi di chiunque li abbia guardati giocare. Il tutto ancora una volta attraverso lo straordinario potere dello sport.
Non ci resta che raccontarla ad altri questa esperienza, condividendo il più possibile le emozioni provate. Solo così l'inestimabile valore di questo viaggio moltiplicherà arrivando a coinvolgere un numero sempre crescente di giovani e di potenziali atleti Special Olympics. Ci sono ancora tante persone con disabilità intellettive, troppe, che non sanno di avere l'opportunità di fare sport, di migliorare sensibilmente la propria vita. Vogliamo trovarle, farle uscire di casa, far loro scoprire in prima persona ciò che i nostri 115 atleti azzurri hanno vissuto sulla propria pelle. Desideriamo raccontare le storie di tante famiglie ancora tentando - con tutte le nostre forze - di voltare pagina anche per loro perché il finale può ancora cambiare e sorprendere”.
Dal 14 al 21 marzo, dunque, oltre 7mila atleti con e senza disabilità intellettive, provenienti da ogni parte del mondo, hanno gareggiato in 24 discipline sportive. Gli Azzurri nelle seguenti: atletica, badminton, bocce, bowling, calcio a 5 e a 7 unificati, equitazione, ginnastica artistica e ritmica, golf, equitazione, pallacanestro unificata e tradizionale, pallavolo unificata, nuoto, nuoto in acque libere, tennis e tennistavolo. Portando in alto i colori del nostro Paese si sono resi protagonisti di una grande rivoluzione di prospettiva che, attraverso lo sport, ha toccato temi fondamentali del nostro tempo come l’accettazione di tutte le diversità e la piena inclusione. Particolare rilievo in tal senso, ha assunto lo sport unificato che ha coinvolto negli sport di squadra, atleti con e senza disabilità intellettive.
I Mondiali Special Olympics si sono tenuti per la prima volta negli Emirati Arabi Uniti. Hanno rappresentato uno straordinario contesto, un'assoluta sfida. Insieme ad altri 6885 atleti provenienti da tutto il mondo i nostri 115 Azzurri hanno così lanciato un messaggio culturale di inclusione attraverso lo sport senza precedenti. I prossimi Mondiali si terranno nel 2023 in Germania, a Berlino.