La via del vino...austriaco
23 maggio 2012 18:23
(AGR) Un paesaggio modellato dal lavoro dell’uomo. Dove gustare, nel piatto e nel bicchiere, sapori autentici. Dove muoversi con ritmi umani, tranquilli. Per conoscere, non semplicemente vedere. E’ la Stiria sul sud, quella delle colline abbracciate dalle viti. Delle strade secondarie, dove si gira soprattutto in bicicletta. Delle fattorie e di un nuovo prestigioso albergo dedicato al vino. Dell’amicizia tra i popoli perché qui il confine, con la Slovenia, è una ricchezza, un’occasione di crescita.Le strade del vino sono 13, tutte nel giro di pochi chilometri: 7 in Stiria e 6 in Slovenia. Unite nella promozione turistica, grazie al progetto di collaborazione transfrontaliera Vino Cool, perché l’unione fa la forza. E due culture sono meglio di una. Sono strade del vino che permettono scoprire, gustare, informarsi, acquistare. Strade del vino dove conoscere vignaioli di tradizione, giovani che hanno ripreso il mestiere dei nonni, però con importanti studi di agronomia alle spalle, famiglie che hanno investito tanto, unendo sapori a design. Itinerari, da percorrere in automobile o in bici, ma magari anche a cavallo di un trattore, dove si uniscono vino e cultura, cucina e paesaggio. Godendosi anche il piacere di un’ospitalità davvero superlativa e la scoperta di oggetti inusitati. Come il klapotetz, quello che nella Stiria austriaca e nella Stejerskaslovenafa le veci dello spaventapasseri. E’ una sorta di mulino a vento, di legno con quattro, sei o otto braccia. Il vento le fa muovere e, di conseguenza, fa muovere anche un ingranaggio con una vera e propria cassa armonica che scricchiola, stride. Costruirli è una vera arte: si usano legni diversi- corniola e visciola, frassino, acacia e abete rosso- ed è tradizione innalzarli il giorno di San Giacomo, il 25 luglio. Una passeggiata a Ratsch, sulla Klapotetz Weinstrasse, la strada del vino dedicata proprio ai klapotetz, il 25 luglio, è un must per vedere all’opera intere famiglie impegnate nell’assemblaggio di questi divertenti mulini rumorosi.Se poi alla curiosità per il klapotetz unite la gola, le soddisfazioni si moltiplicano. Questa terra di colline, a sud di Graz, cela sapori inattesi. I vini principi sono il Riesling italico, il Moscato, il Pinot bianco, ma anche il Riesling renano e il Sauvignon blanc. Tipicamente e unicamente stiriani, cresciuti tra Austria e Slovenia, poi, sono lo Schilcher, un rosé che nasce dall’antico vitigno Wildbacher, e il Furmint, il Tocai sloveno. Ma non c’è solo l’uva. Si coltivano fagioli grossi e carnosi, ricchi di vitamine, fosforo, calcio e potassio, gli ottimi Keferbohnen, e un’insalata morbida e scenografica, la Grazer Krauthäuptel.Si pesca una carpa meno grassa ma più gustosa, la Teichlandkarpfen. Si producono prosciutti affumicati e crudi, si pressano i semi di zucca per farne un olio ricco di antiossidanti che ha un goloso sapore di nocciola, si allevano i vigorosi maiali di Turopolje. E poi si cucinano deliziosi struklji, strudel dolci o salati, ripieni di verdure o di frutta. In questa terra dedicata all’agricoltura, e modellata dall’uomo, anche gli hotel hanno a che fare con il vino. La novità più imminente, e sfiziosa, è l’apertura del Loisium Wine & Spa Hotel Südsteiermark , un wine e spa resort con 85 camere di design, 20 suite affacciate sulle vigne, bagni panoramici, un’area wellness dove godersinon solo la piscina e le saune ma anche, e soprattutto, trattamenti che sfruttano la ricchezza di antiossidanti di acini, vinaccioli, vino e succo d’uva, e una grandiosa e scenografica vinoteca dovegustare i migliori vini della Stiria guidati da esperti sommelier. Loisium Wine & Spa Hotel Südsteiermarknasce dall’esperienza Loisium Langenlois, nella Bassa Austria, aperto nel 2003,e sarà inaugurato il primo giugno 2012 a Ehrenhausen, un delizioso borgo lungo la strada del vino del sud della Stiria. (http://www.loisium-suedsteiermark.at).Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti