Il Kazakhistan tra i 30 paesi più sviluppati
(AGR) La strategia politica 2050, presentata a dicembre, potrà dare lo slancio decisivo, quale migliore occasione, infatti, per ribadire un concetto chiaro: “Il Kazakhstan deve entrare nei 30 paesi più sviluppati al mondo”. Al Forum d’Eurasia nei mercati di sviluppo il presidente del Kazakhstan, Nursultan Nazarbayev, ha ribadito un concetto chiaro, lo sviluppo del Paese. Come scritto nella strategia Kazakhstan 2050, le idee sono chiare. “Abbiamo iniziato, in autonomia, con attenzione e fermezza, a plasmare il nostro futuro. E ora che in Kazakhstan è stabilita una solida base per nuovi successi, stiamo ampliando gli orizzonti della nostra abilità. Ci rendiamo conto appieno dei nostri vantaggi competitivi e sappiamo come trasformarli in progresso economico e sociale. Siamo in possesso di un vasto territorio, ricco di risorse naturali, vaste terre agricole e di notevole potenziale per lo sviluppo di energia eolica e solare. Abbiamo assicurato la stabilità macroeconomica”.Così Nazarbayev ha voluto chiarire le linee guida della sua nazione, aggiungendo :” La forte crescita economica ha acquisito stabilità. Stiamo attuando una gestione politica efficace delle entrate petrolifere. In totale, le riserve di oro e di valuta del Paese – ammontano a 90 miliardi di dollari USA. E' pari a circa il 30 per cento dell'economia del nostro Paese.Abbiamo costruito le istituzioni di base, necessarie per la formazione di un’economia di mercato a tutti gli effetti e di una società democratica. Siamo leader nella regione per molti aspetti del clima, per gli investimenti e per le imprese. La popolazione del Kazakhstan è in crescita.
Migliora la qualità della vita e la salute dei cittadini, l'aspettativa di vita ha raggiunto i settanta anni di età. Nel Paese è aumentata la percentuale di professionisti altamente qualificati. Abbiamo creato delle scuole speciali intellettuali, holding per lo sviluppo della formazione professionale e un’università di classe mondiale. Noi tenacemente avanziamo per giungere ai migliori standard educativi dei Paesi sviluppati”.Questi dati servono poi a capire anche la situazione relativa alle materie prime, tanto presenti i>n Kazakhstan: “Le materie prime e, in particolare, le risorse energetiche non devono più essere la fonte fondamentale dei redditi dello Stato, ma devono supportare la crescita dell’economia nazionale diversificata. Questo è l’obiettivo chiave del Governo.
A tale proposito la politica nel settore energetico deve essere orientata sulla sequenza, persistenza e sull'uso sostenibile ed ecocompatibile delle risorse energetiche. Noi abbiamo bisogno di mantenere il potenziale di lungo termine di esportazione delle risorse petrolifere, sviluppare le energie rinnovabili e promuovere l’efficienza energetica.
Dobbiamo prendere in visione attentamente i vari approcci alla politica della gestione delle risorse petrolifere, partendo dallo scenario di estrazione aggressivo e conservativo. Tra i tre tipi attivi – le riserve petrolifere nei giacimenti, gli attivi finanziari del Fondo Nazionale e le infrastrutture sociali – le risorse petrolifere non ricavate hanno il livello positivo di rendimento nel lungo termine.
È necessario decidere quale livello di estrazione di risorse sarà sufficiente - e fermarsi su questo.Con l’approccio conservativo assicuriamo la stabilità dell’estrazione e dell’esportazione delle risorse petrolifere fino all’anno 2050 e la stabilità delle entrate al Fondo Nazionale. Usando lo scenario aggressivo noi possiamo perdere rapidamente le possibilità per l’esportazione delle risorse petrolifere”.
Gli sforzi del Presidente Nazarbayev e del popolo kazako cominciano a dare i primi frutti sperati, con l’economia del paese e la considerazione internazionale sempre maggiore. Proprio in questo il progetto “Kazakhstan 2050” sarà il punto centrale della politica interna ed estera, in accoppiata all’organizzazione dell’Expo del 2017.