Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Greenpeace: in Giappone la caccia baleniera potrebbe avere i giorni contati

print12 novembre 2009 19:34
caccia baleniera nel Santuario dei Cetacei

caccia baleniera nel Santuario dei Cetacei

(AGR) TOKYO, 12 novembre 2009 – Il Governo giapponese sta valutando le spese superflue da tagliare e ciò, secondo il Comitato Governativo di Revisione delle Spese, potrebbe portare presto alla chiusura del programma di caccia
baleniera nel Santuario dei Cetacei dell’Oceano Antartico. Il Comitato ha proposto tagli massicci all’Istituto che finanzia, con i soldi dei contribuenti giapponesi, la caccia baleniera “scientifica”. Il Comitato, infatti, ha, raccomandato di tagliare tutti i fondi, tranne quelli per pagare i debiti del 2010, all’ OFCF (Fondo di Cooperazione per la Pesca d’Altura). Proprio l’OFCF eroga i finanziamenti all’Istituto di Ricerche sui Cetacei, responsabile dell’ignobile “programma scientifico” dietro cui si maschera la caccia baleniera giapponese in Antartide.

L’OFCF sostiene di aver bisogno di circa 520 milioni di euro per vari programmi, compresa la caccia baleniera. Il Comitato di Revisione del Gabinetto Governativo comunicherà presto la sua decisione in merito al taglio dei fondi all’OFCF. Senza questi soldi difficilmente l’Istituto di Ricerca sui Cetacei potrà continuare la caccia baleniera e la compravendita di voti alla Commissione Baleniera Internazionale (IWC) a sostegno della caccia baleniera. Questa notizia arriva a meno di ventiquattro ore dalla visita del Presidente Usa Barak Obama in Giappone.

E la caccia baleniera è già stata sull’agenda delle discussioni tra Usa e Giappone. “Il Primo Ministro Hatoyama ha l’opportunità unica di tener fede alle sua promessa elettorale di ripulire i programmi di spesa del Giappone eliminando la caccia baleniera: un’attività controversa, corrotta e pericolosa - sostiene Alessandro Giannì, direttore delle campagne di Greenpeace Italia - Greenpeace chiede con urgenza al Presidente Obama di sostenere gli sforzi del Primo Ministro Hatoyama e, al tempo stesso, di mantenere la sua promessa elettorale, di por fine alla caccia baleniera nell’Oceano Antartico”.

Greenpeace protesta da oltre 30 anni contro la caccia baleniera e la sua campagna ha ottenuto, nel 1986, una moratoria internazionale alla caccia baleniera commerciale. La moratoria viene aggirata dal Giappone con la scusa della “ricerca scientifica”. Greenpeace ha mobilitato milioni di persone in tutto il mondo per protestare contro la violazione del Santuario dei Cetacei dell’Oceano Antartico, con varie spedizioni in Antartide e, negli ultimi anni, portando la sua protesta in Giappone, al cuore del problema, per sensibilizzare il Governo e i cittadini giapponesi, praticamente ignari del problema.

Due attivisti di Greenpeace, Juniki Sato e Toru Suzuki sono attualmente sotto processo per aver pubblicamente denunciato la corruzione e lo sperpero di denaro pubblico del programma di caccia baleniera giapponese.

Per informazioni e interviste:
Ufficio stampa, 06 68136061 int.211
Alessandro Giannì, direttore delle Campagne, 3408009534
Maria Carla Giugliano, ufficio stampa, 3483988615

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE