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Graz, la città dei musei

print06 maggio 2013 08:29
(AGR) Il quartiere museale di Graz ora è completo. Dopo la Neue Gallerie, che ospita una pregevole raccolta di 60.000 opere arte moderna, e la Raccolta Multimediale, con due milioni di foto, video e registrazioni audio, nel cuore del Joanneumsviertel è arrivato anche il Museo di scienze naturali. E’ l’ultimo tassello del rinnovamento di uno dei più importanti musei universali d’Europa, l’Universalmuseum Joanneum, un museo con oltre 4,5 milioni di oggetti con 10 sedi diverse, tutte tra Graz e i suoi dintorni, fondato nel 1811.

 >Il Museo di scienze naturali è stato inaugurato il 15 marzo nel complesso barocco della Raubergasse e ha stupito, da subito. Non è il solito didascalico e talvolta noioso museo di scienze. E’ una sorta di organismo in continua mutazione, un’esposizione dinamica sull’evoluzione della vita che parte dall’origine del mondo sino ad arrivare ai giorni nostri. Le prestigiose raccolte volute già dal fondatore dello Joanneum, l’arciduca Giovanni d’Austria, sono esaltate dalla multimedialità, rese vivaci da un allestimento inatteso, stupefacente. Il museo si sviluppa su un’area di 1500 metri quadrati circa e propone, in ogni sala, un “banco di lavoro” per approfondire l’argomento trattato, per permettere a tutti i visitatori- bambini e adulti- di imparare sul campo, di interagire, attivamente, con la scienza. Si tratta di postazioni interattive che propongono domande, suggeriscono esperimenti, offrono esperienze e regalano preziose risposte.Le collezioni esposte- geologia, mineralogia, zoologia e botanica- offrono una rassegna di piccoli e grandi tesori e permettono di addentrarsi nelle tante storie della Stiria, scoprendo che il “cuore verde” dell’Austria ha una biodiversità davvero preziosa.Sono tante le scoperte da fare. La “sala del movimento”, ad esempio, espone lastre fotografiche che congelano in fotogrammi corse selvagge e scalate da brivido, e poi una ricca selezione di registrazioni audio che raccontano la comunicazione tra gli animali. Assolutamente unica, poi, è la mantide stiriana, proposta in scala 100:1 : un insetto gigante, preziosissimo con i suoi minuziosi dettagli, realizzato appositamente per il museo di Graz. La sala di presentazione della Stiria, poi, presenta un rilievo della regione enorme, di 6 metri quadrati, un’opera unica, dove si mettono a confronto la storia del rilievo con le più moderne tecniche geodetiche. Imperdibile è anche la raccolta dei minerali, esposta secondo la sua classificazione originale ottocentesca, in una sala che colpisce per la sovrabbondanza di stucchi. I minerali si ammirano e si possono anche toccare, testare, studiare, per cercare di riconoscerli.La raccolta del museo è ampia, ben più delle sale che la ospitano, così oltre alle collezioni si potranno ammirare, tutto l’anno, delle mostre speciali permanenti. Anche per poter tornare, e ritornare, con la certezza di poter vedere e imparare qualcosa di nuovo. Sino a fine settembre, ad esempio, si potrà visitare l’esposizione “Biologia ed ecologia dei funghi”>

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