Dubai, COP 28 patto per la decarbonizzazione del trasporto aereo
Il Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo, che oggi conta circa trenta rappresentanti di istituzioni, aziende e associazioni sia di rilievo nazionale che internazionale, è un’opportunità unica di presentare tra le soluzioni delineate per traguardare gli obiettivi di neutralità climatica
Marco Troncone AD Aereoporti di Roma e Giuseppe Ricci Direttore Generale Eni
(AGR) Nell’ambito del Padiglione italiano alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28) in corso in questi giorni a Dubai, Aeroporti di Roma ed Eni hanno organizzato per contro del Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo il side event “The Pact for the decarbonisation of air transport: the Italian ecosystem for a roadmap to Net-Zero”. Selezionato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica tra un elevato numero di candidature ricevute, la partecipazione del Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo – il tavolo promosso da Aeroporti di Roma con il patrocinio del MIT, del MASE e di ENAC che riunisce player industriali, stakeholder istituzionali e associazioni per favorire il raggiungimento dei target di sostenibilità del comparto – rappresenta una best practice internazionale per affrontare la sfida della decarbonizzazione.
Il contesto è l'incontro annuale dei Paesi firmatari della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, un appuntamento di respiro internazionale al quale sono chiamate a partecipare tutte le delegazioni dei Paesi coinvolti, esperti, scienziati, rappresentanti delle imprese e delle organizzazioni non governative.
Hanno preso parte al side event Costantino Fiorillo, Direttore Generale Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Vannia Gava, Vice Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Francesco Corvaro, Inviato speciale per il Climate Change a COP28, Pierluigi di Palma, Presidente di ENAC, Andrea Benassi, Direttore Generale ITA Airways, Olivier Jankovec, Direttore Generale ACI Europe, Angela Natale, Presidente Boeing Italia, Alessandra Priante, Direttore Europa United Nations World Tourism Organization, Alessio Quaranta, Direttore Generale ENAC, Giuseppe Ricci, Direttore Generale Energy Evolution Eni, Marco Troncone, Amministratore Delegato Aeroporti di Roma. A moderare Veronica Pamio Vice President External Relations & Sustainability Aeroporti di Roma.
“Sentiamo forte la responsabilità di mettere in campo soluzioni concrete per traguardare l’obiettivo della neutralità climatica del settore – ha dichiarato Marco Troncone, AD di Aeroporti di Roma –, come promotori del Patto stiamo reagendo in modo credibile e concreto alle aspettative che la transizione impone. Le ultime risposte emerse dal tavolo sono molto incoraggianti, perché sanciscono la fattibilità industriale, grazie al contributo di player nazionali, del raggiungimento della quota del 6% di SAF al 2030, anno entro il quale l’Europa ha stabilito dovrà essere utilizzato in questa percentuale. In quel momento, inoltre, i principali aeroporti avranno raggiunto il traguardo NetZero, concorrendo al raggiungimento dei target di settore. L’opportunità di portare all’attenzione globale il buon esempio italiano del Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo dopo due anni di lavoro congiunto della filiera allargata ai grandi player industriali italiani sancisce, oltre che un grande risultato, l’ultimo appuntamento prima dell’avvio formale delle attività della Fondazione, veicolo e corale attraverso cui l’intero comparto sarà rappresentato all’esterno”.
“Anche se costituiscono solo il 3% delle emissioni complessive di CO2, quelle del settore aviazione sono cresciute del 35% tra il 2000 e il 2019 per il forte incremento del trasporto aereo, e la domanda di carburante per l’aviazione si prevede che quasi raddoppierà tra il 2022 e il 2050; tutto ciò rende cruciale il ruolo di questo importante ambito del trasporto, che viene definito hard to abate (HTA).
I carburanti sostenibili per l'aviazione (SAF) sono fondamentali per la decarbonizzazione di questo settore. La stima della domanda complessiva di SAF in Italia è di circa 500mila tonnellate al 2030, e i piani di produzione delle bioraffinerie Eni attraverso la tecnologia HEFA – ha dichiarato Giuseppe Ricci, Direttore Generale Energy Evolution Eni - saranno in grado di soddisfarla, ma la nostra strategia è di incrementarne la produzione seguendo la crescente domanda a livello globale. Già dal 2022 produciamo e commercializziamo SAF, dal 2025 ne produrremo oltre 300.000 tonnellate l’anno e oltre 1 milione dal 2030. Abbiamo inoltre sviluppato un modello distintivo di integrazione verticale per la produzione di olio vegetale per alimentare le nostre bioraffinerie, che si concentra su soluzioni tecnologiche e agricole innovative, sfruttando le sinergie con le nostre attività tradizionali nei paesi in cui operiamo”.