Come nasce il menù del SD26
23 luglio 2009 00:00
Tony May, ristoratore
(AGR) Il 9 settembre 2009 (Nine, Nine, Nine!) Tony May inaugurerà a New York il nuovo ristorante SD26, una realizzazione che, per le sue straordinarie caratteristiche, il concept, il design e l’eccellenza della cucina, costituirà l’evento clou dell’autunno/inverno newyorkese.Il nuovo San Domenico offrirà una gamma di piatti provenienti da tutti i territori italiani e mediterranei sfruttando la diversità e la generosità di una cucina orientata al prodotto. L’offerta dei cibi spazierà dalle piccole porzioni servite al bar, che sarà aperto per 12 ore al giorno, al menù completo servito ai tavoli della sala da pranzo.Proprio in ossequio a questa filosofia gastronomica, insieme al suo staff Tony May ha deciso di elaborare e mettere a punto il menù in Italia ed il vaglio delle tante ipotesi lo ha portato a siglare un accordo con il Gambero Rosso che ha messo a sua disposizione le cucine della Città del Gusto, luogo ideale non solo per la realizzazione dei piatti (e le relative sperimentazioni a monte) ma anche per “raccontare” la storia di un menù, dalla sua progettazione teorica fino alla sua realizzazione finale.Nel corso delle 3 settimane di lavoro previste, Tony May ed il suo staff stanno ospitando alcuni tra i più importanti interpreti della cucina italiana, con i quali giorno per giorno si dà vita ad appassionati e proficui scambi di idee e conoscenze. Ecco così che ad Odette Fada e Matteo Bergamini, chef titolari del SD 26, giorno dopo giorno si stanno affiancando personaggi del calibro di Gennaro Esposito (Torre del Saracino, Vico Equense), Filippo La Mantia, Antonello Colonna (Open Colonna, Roma), Pierangelo Cornaro (Taverna del Colleoni, Bergamo), Moreno Cedroni (La Madonnina del Pescatore, Senigallia), Salvatore Tassa (Le Colline Ciociare, Acuto), Massimo Bottura (Osteria Francescana, Modena), Alberto Ciarla (Alberto Ciarla, Roma), Fabio Picchi (Il Cibreo, Firenze). Igles Corelli (Locanda della Tamerice, Ostellato), Sergio Mei (Four Seasons, Milano), Heinz Beck (La Pergola- Hilton Hotel, Roma)> Il lavoro degli chef del SD26, il dibattito con gli ospiti, lo scambio di esperienze ad anche le vivaci discussioni che nascono da culture gastronomiche diverse e personali interpretazioni della tradizione, vengono costantemente ripresi da una troupe di Gambero Rosso Channel e costituiranno il materiale di base per la realizzazione di una trasmissione televisiva (una sorta di reality) che, nel momento stesso in cui fa educazione alimentare ed insegna tecniche e ricette, racconta il backstage gastronomico di un ristorante, le prove, le trovate, i piccoli segreti, fino alla realizzazione di un menù che farà conoscere al cliente statunitense quanto di più “italiano” e “mediterraneo” si può ottenere da un giusto e meditato impiego delle materie prime che esprimono al meglio ogni territorio della penisola.> Alfredo Zavanone>Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti