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XXI edizione del "Rome Chamber Music Festival 2024" dal 17 al 20 giugno al teatro Argentina

Il violinista americano Robert McDuffie guiderà 40 giovani talenti in una maratona cameristica trasversale ai generi, dal Barocco alle trascrizioni cameristiche dei Maneskin, nel più antico e nobile teatro storico della città, l’Argentina che torna alla sua originale vocazione, la musica.

printDi :: 13 maggio 2024 15:13
Mc Duffie sul palco con altri giovani interpreti foto comunicato stampa

Mc Duffie sul palco con altri giovani interpreti foto comunicato stampa

(AGR) Rome Chamber Music Festival 2024 – XXI edizione in programma dal 17-20 giugno al Teatro Argentina Roma. Direttore Artistico Robert McDuffie il quale per quattro giorni condurrà quaranta giovani talenti da tutto il mondo in un’intensa maratona cameristica trasversale ai generi, dal Barocco alle trascrizioni cameristiche dai Maneskin, nel più antico e nobile teatro storico della città, l’Argentina che torna, grazie a Rome Chamber Music festival, alla sua originale vocazione settecentesca, la musica.

Candidato ai Grammy, vincitore dell’Emmy Award, dedicatario del celeberrimo Concerto per Violino N.2 di Philip Glass, noto anche come The American Four Season, dedicatario del Concerto per violino, rock band ed orchestra d’archi di Mike Mills dei R.E.M, Robert McDuffie è una star internazionale innamorata da decenni di Roma, dove ha lungamente vissuto con la sua famiglia prima di fondarvi il Rome Chamber Music festival, vera enclave di vivace curiosità intellettuale ed intraprendenza US nel cuore più antico della storia musicale romana, il settecentesco Teatro Argentina di Roma, oggi noto per la sua stagione di prosa, ma per almeno due secoli centro musicale dei più importanti debutti romani, da Rossini, Mercadante, Donizetti, Verdi fra i tanti.

 
Il festival propone dunque impaginati che rispecchiano la vocazione trasversale e contemporanea di McDuffie, intesa non come pedante accademia, ma come inesausta ricerca dei repertori più accattivanti ed interessanti del panorama mondiale di oggi, quasi sempre molto poco frequentati in Italia; ed il primo giorno della rassegna ne è esempio plateale con il rarissimo Andrè Gagnon e il suo Petit Concerto Pour Garignan, seguito dall’Appalakian Waltz di O’Connor, reso celebre dalla registrazione di Yo Yo Ma del ’96, poi Vivaldi, infine Philip Glass con la trascrizione per sestetto d’archi della Sinfonia N.3 con la coreografia del grande Ricky Bonavita danzata da Compagnia Excursus. Il tutto eseguito sotto l’attenta guida di McDuffie dai giovani artisti in residenza provenienti dalle migliori scuole musicali del globo, come Stauffer, Chigiana, Julliard, Courtauld, Cleveland School of Music, Buchmann-Metha, Avos ed Accademia Nazionale di Santa Cecilia. 

Il secondo giorno, 18 giugno, si esplora invece un repertorio tutto romantico, tra Schumann e Brahms, con la compagina giovane arricchita da due grandi maestri di solida esperienza e fama: Andrea Lucchesini al pianoforte ed Enrico Dindo al violoncello.

Il terzo concerto apre con il Trio Dumky di Dvoràk nei 120 anni dalla morte, con il pianista millennial palestinese cresciuto in Israele alla scuola di musica Buchmann-Metha Saeeb Diab, la giovane violinista israeliana Hadar Zeidel guidati dall’esperta violinista Rachel Ellen Wang, considerata uno dei migliori violini barocchi di oggi ed infatti il programma vira subito in ambito antico con Tartini, Porpora e Vivaldi.

Gran chiusa il 20 giugno con l’Appalachian Spring Suite per 13 strumenti di Aaron Copland con McDuffin alla testa dei freschi talenti in residenza ed a seguire la prima esecuzione italiana di Maneskin and more, suite cameristica per pianoforte, due violini, viola, violoncello e contrabbasso del giovane ed affermato compositore americano David Mallamud, altro nome rarissimo in Italia nonostante la sua consolidata fama nel mondo anglosassone: qui, secondo una prassi antichissima nel mondo classico, la trascrizione porta un repertorio diverso, in questo caso eminentemente pop-rock, in una veste formalmente cameristica che ne esalta melodia e ritmica in una nuova interpretazione di grande suggestione emotiva. 

Dunque un festival che davvero rompe la routine delle programmazioni italiane offrendo repertori rarissimi e volti inediti sui nostri palchi, in un cenacolo di giovani talenti ed affermati maestri a raccontare il vasto mondo della musica da camera, la contemporanea nella sua veste più popolare e meno dogmatica ed il futuro della musica colta sotto le dita dei grandi talenti di domani.

Robert McDuffie

Candidato al Grammy e vincitore dell’Emmy, il violinista Robert McDuffie gode di una carriera ricca di sfaccettature e all’insegna del dinamismo.
Oltre ad aver girato cinque continenti come solista con le maggiori orchestre del mondo, lo abbiamo visto in duetto con il tastierista dei Rolling Stones, Chuck Leavell, con Gregg Allman (Allman Brothers) e con Mike Mills. Philip Glass gli ha dedicato il suo Concerto per Violino n.2, anche noto come The American Four Seasons (“Le Quattro Stagioni Americane”) in onore di Antonio Vivaldi, considerato da Glass il “primo minimalista”. Mike Mills dell’iconica band R.E.M. ha composto per lui il Concerto per violino, rock band e orchestra d’archi. Il tour intitolato “A Night of Georgia Music”, inciso con Mills e Leavell, è attualmente trasmesso in molte televisioni americane.

McDuffie è il fondatore del Rome Chamber Music Festival e del Robert McDuffie Center for Strings at Mercer University, nella sua città natale Macon, in Georgia.

McDuffie ha concluso di recente il suo tour americano del celebre Concerto per Violino di Brahms, con la National Symphony Orchestra della Cecoslovacchia, ottenendo un plauso immenso e recensioni entusiaste, soprattutto in occasione dell’esibizione alla Carnegie Hall.

Nella sua vasta discografia spiccano le incisioni per Telarc ed EMI., di recente segnaliamo “Icons” con la E. Pridgen, una raccolta delle sonate di Philip Glass, John Corigliano e J. Adams. Le recenti esibizioni di Mr. McDuffie hanno incluso un ritorno all’Aspen Music Festival, apparizioni ad Auckland, in Nuova Zelanda, con l’Orchestre National de Lille. Ha anche eseguito la Bernstein Serenade con le Atlanta, Hawaii e Virginia Symphonies; il Concerto di Mills con le Sinfonie Napoli e Bufalo; e il Glass Four Seasons insieme al Mills Concerto con la Fort Worth Symphony.

Il fondatore e direttore artistico del Rome Chamber Music Festival ha ricevuto il Premio Simpatia dal Sindaco di Roma per il suo impegno a favore della cultura nella Capitale.

Suona un Guarneri del Gesù del 1735, altrimenti noto come il “Ladenburg”. Lo strumento appartiene ad una ristretta cordata di cui egli stesso fa parte.

orario concerti ore 20
link biglietteria: https://www.vivaticket.com/it/tour/rome-chamber-music-festival/3012
biglietti da 10 a 44 euro
info: info@romechamberfestival.org 
https://romechamberfestival.org/

foto da comunicato stampa

Photo gallery

Il violinista McDuffie direttore artistico Roma Chamber Music Festival foto comunicato stampa

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