Vittorio Sgarbi, lezione d’arte a teatro
Presentazione dello spettacolo "Pasolini Caravaggio" al teatro Olimpico di Roma.
Pasolini e Caravaggio
(AGR) (AGR) Roma, teatro Olimpico, 2 ,3,4, dicembre ’22, un folto pubblico ha seguito con vivo interesse lo spettacolo del sottosegretario alla cultura, esperto critico d’arte, On. Vittorio Sgarbi. In ricorrenza del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, il noto Ferrarese Vittorio, con la sua inconfondibile maestria, ha portato in scena uno spettacolo fatto di parole, immagini ed intervalli musicali.
L’ emblematica figura dello scrittore bolognese è stata ricollegata ad un altro personaggio estremamente controverso, artista di fine ‘500, Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, pittore della realtà, ostracizzato dalla chiesa, finito in oblio e rivalutato dalla critica del Novecento, da Roberto longhi in avanti.
Questo è l‘humus descrittivo che porta Sgarbi a considerare “Pasolini come un Caravaggio redivivo”, elencando le similitudini caratterizzanti le vite dei protagonisti.
Entrambi arrivano a Roma e qui esprimono al meglio il loro genio creativo. Pasolini è un poeta maledetto, di giorno vive da intellettuale scrivendo capolavori con la sua magica Olivetti, di notte è spesso alla ricerca di giovani amori. Caravaggio trae tutti i suoi modelli da gente di “strada”, presenta un mondo con soggetti fuori da ogni regola morale, per un epoca come il ‘600: Raffaello dipinge il bello, lui la crudezza del vivere.
I due protagonisti dello spettacolo hanno una somiglianza spirituale, sono esseri liberi nella loro indole festosa, esprimono la propria arte facendosi coinvolgere dai sensi, da una realtà fatta di erotismo e di degrado, una fotografia dell’esistenza comune, dove Pasolini ripropone il mondo del Merisi.
L‘assonanza tra il dipinto del giovinetto col cesto di frutta e Ninetto Davoli, è uno degli esempi descritti da Vittorio Sgarbi per affermare il parallelismo tra i due geni rivoluzionari, espressi in diverse epoche temporali, ma dai sentimenti in perfetta soluzione di continuità.
CI sono simmetrie che hanno superato qualsiasi barriera spazio tempo: per esempio Pasolini con ragazzi di vita, romanzo edito nel 1955, esprime per l’epoca un realismo che è di perenne attualità, ma anche Caravaggio nel dipingere Gesù, in tutte le sue opere, lo ritrae sempre con un corpo reale, giovane, e non con un corpo mistico.
Tra i due maestri c’è una sorta di naturale prosecuzione, come se Pasolini avesse dentro se stesso un archetipo caravaggesco e lo seguisse fedelmente.
Questa lezione d' arte" Pasolini Caravaggio" è l' ultima in ordine cronologico di una serie di spettacoli su Michelangelo, Raffaello e Leonardo da Vinci.
La produzione è sempre di Vittorio Sgarbi che si conferma un poliedrico dialogatore, diffondendo attenzione su genialità artistiche tutte ”made in italy”.
Foto da Comunicato Stampa