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RomaEuropa Festival 2024, omaggio al maestro Ryuchi Sakamoto

Il primo degli appuntamenti in programma il 6 settembre all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone è interamente dedicato alle sue più celebri composizioni per il cinema eseguite dalla prestigiosa Brussels Philharmonic composta da 90 musicisti e diretta da Dirk Brossé

printDi :: 05 settembre 2024 15:03
©Kab America Inc. Photo by Neo Sora 

©Kab America Inc. Photo by Neo Sora 

(AGR) La trentanovesima edizione del Romaeuropa Festival rende omaggio al maestro Ryūichi Sakamoto con uno speciale percorso dedicato al grande compositore e musicista giapponese, tra le figure più significative e influenti del panorama musicale contemporaneo e tra le più prestigiose presenze nella storia del REF.Con lo sguardo sempre rivolto al futuro, sempre pronto ad attraversare generi musicali e discipline, Ryūichi Sakamoto ha segnato in maniera indelebile una parte della storia di Romaeuropa: dal 2004 fino al 2019 la sua presenza al Festival ha assunto le più disparate forme, dal dialogo con Fennesz nel 2004 a quello con l’artista visivo Shiro Takatani per la mostra Digitalife, fino all’ultimo indimenticabile concerto con Alva Noto che ha chiuso l’edizione del 2019.

Il primo degli appuntamenti in programma il 6 settembre nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone è interamente dedicato alle sue più celebri composizioni per il cinema eseguite dalla prestigiosa Brussels Philharmonic composta da 90 musicisti e diretta da Dirk Brossé.

 
Pioniere della musica elettronica, compositore e pianista, Sakamoto firmò la sua prima colonna sonora nel 1983 chiamato dal regista Nagisa Oshima per Furyo (Merry Christmas Mr. Lawrence) al quale partecipò anche come attore al fianco di David Bowie. Da allora, ha continuato a lavorare con alcuni dei più importanti registi al mondo, tra cui Bernardo Bertolucci (L’ultimo imperatore, Tè nel deserto, Piccolo Buddha), Brian De Palma (Omicidio in diretta - Snake Eyes, Femme Fatale), Pedro Almadóvar (Tacchi a Spillo) e più recentemente Alejandro González Iñárritu (Babel, The Revenant), plasmando l’immaginario cinematografico e scrivendo alcune delle più importanti pagine della cultura musicale contemporanea.

Pubblicata per la prima volta nel 2022 grazie alla collaborazione tra il Ghent Film Festival e l’etichetta Evolution Music, Music For Film rappresenta la prima panoramica di questo impressionante corpus di colonne sonore approvata dallo stesso Sakamoto e vede protagonista la Brussels Philharmonic con la direzione di Dirk Brossé apprezzato e premiato compositore, direttore d’orchestra e direttore musicale dello stesso festival del cinema di Ghent. Sul palco della Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica per il Romaeuropa Festival 2024, Brossé conduce la prestigiosa orchestra belga (fondata nel 1935, oggi sotto la direzione musicale di Kazushi Ono e acclamata internazionalmente per le sue registrazioni di musica per film) in un’esecuzione che intende ripercorrere questo impareggiabile repertorio musicale, patrimonio della cultura contemporanea ed esempio della genialità e della poetica di uno dei più grandi artisti del nostro tempo.

Il giorno successivo, il 7 settembre al MAXXI – Museo delle arti del XXI secolo è la proiezione del film/concerto Opus di Neo Sora a raccontare l’ultima esibizione che il Maestro giapponese ha dedicato al suo pubblico nel 2022, entrando nuovamente in studio dopo una lunga assenza dalle scene, per registrare una sintesi della sua opera. Il film-testamento è una celebrazione della vita e del lavoro del leggendario compositore, ideato e orchestrato dallo stesso Sakamoto che ha curato e presentato nell’ordine da lui deciso, i venti pezzi eseguiti nel film. Venti brani che narrano la sua vita in musica senza ricorrere alle parole. La scelta copre tutta la sua carriera, dal periodo da popstar con la Yellow Magic Orchestra alle magnifiche colonne sonore dei film di Bertolucci, alla musica del suo ultimo album contemplativo 12. Girato in uno spazio intimo che conosceva bene, circondato dai suoi più fidati collaboratori, Sakamoto ha messo a nudo la propria anima attraverso la musica, sapendo che sarebbe stata forse l’ultima occasione di presentare la propria arte. Celebrazione della vita di un artista nel senso più puro del termine, Ryuichi Sakamoto | Opus è il canto del cigno dell’amato maestro.

Si incontrano, nel capitolo conclusivo di questo percorso, proprio Christian Fennesz e Alva Noto che nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica, chiudono la trentanovesima edizione del Romaeuropa Festival, il 17 novembre, esplorando l’anima più sperimentale e radicale del Maestro Giapponese.

Continuum – In the spirit of Ryūichi Sakamoto evoca la capacità del musicista e compositore di attraversare differenti ambiti della musica elettronica, di porre in equilibrio e sintonia natura e tecnologia, nel segno della ricerca musicale. Brani inediti si alternano alla testimonianza di icone della musica internazionale che hanno collaborato con Sakamoto nel corso della sua carriera e costruiscono un affondo nella sua eredità ma con lo sguardo rivolto agli infiniti spazi dei futuri orizzonti creativi.

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