Roma, Teatro Olimpico: "Semo o nun semo" uno spettacolo di Nicola Piovani
Al Teatro Olimpico da martedì 12 marzo per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana, il ritorno di Nicola Piovani con il suo applaudito spettacolo dedicato alle canzoni romane. Creato per i festeggiamenti del centenario di Villa Borghese e che dopo vent’anni conserva intatta la piacevolezza
Semo o nun semo
(AGR) Lo spettacolo prende il titolo da una delle canzoni in dialetto romano di Romolo Balzani Semo o nun semo, lo spettacolo del premio Oscar Nicola Piovani che torna al Teatro Olimpico, ospite della stagione dell’Accademia Filarmonica Romana da martedì 12 a domenica 17 marzo (da martedì a sabato ore 20.30, domenica ore 17.30). Spettacolo applauditissimo e sempre gradito al pubblico, nato per i festeggiamenti del centenario di Villa Borghese e che, a distanza di poco più di vent’anni dal suo debutto, conserva intatta tutta la piacevolezza e bellezza di una serata dedicata alla tradizione della canzone romana.
Lo spettacolo si arricchisce del racconto dello stesso Nicola Piovani (anche in veste di pianista), sul palco insieme alle voci di Sara Fois, Donatella Pandimiglio, Pino Ingrosso, Carlotta Proietti e l’attore Massimo Wertmüller accompagnati dall’Ensemble Aracoeli. I testi sono di Pietro Piovani, nipote di Nicola.
Un viaggio nel passato di ogni romano, e in quello del regista in particolare, che, per lo spettacolo, ha deciso di musicare alcune canzoni che sua zia Pina – attrice e cantante nel gruppo di Romolo Balzani –gli cantava quando era bambino. “Le canzoni romane sono la colonna sonora domestica della mia infanzia – racconta Piovani –: le cantava mia madre mentre si sfiancava nei lavori di casa. Da grande ho voluto studiarle per capirle di più: si ama davvero solo ciò che si conosce bene. Poi, in occasione dei festeggiamenti per il centenario di Villa Borghese si è presentata l’occasione”. E prosegue: “Si è detto e scritto che la canzone romana stilisticamente non esiste, in fondo sarebbe solo un succedaneo della canzone napoletana, e in parte è vero. Ma non estremizziamo, una piccola sua fisionomia distintiva la canzone romana ce l’ha: un certo sentimento di petroliniana rassegnazione, di sulfureo disincanto, che si traduce in vago e scanzonato andamento ritmico; che non è certo la leggera tarantella partenopea, profumata di erbe marine e forni a legna, ma un cugino saltarello dai piedi pesanti, adatto ai sampietrini e odoroso di incenso e di pajata.”
Lo spettacolo si si inserisce nella rassegna “La musica da camera dal barocco al contemporaneo” dell’Accademia Filarmonica Romana, sostenuta dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2024 sullo Spettacolo dal Vivo
SEMO O NUN SEMO
uno spettacolo di Nicola Piovani
con Pino Ingrosso, Donatella Pandimiglio,
Carlotta Proietti, Sara Fois e Massimo Wertmüller
testi a cura di Pietro Piovani
coordinamento scenico di Norma Martelli
Ensemble Aracoeli
Marco Loddo contrabbasso Nando di Modugno chitarra
Fabio Ceccarelli fisarmonica Alessio Mancini flauto
Sonia Maurer mandolino Pasquale Filastò violoncello
TEATRO OLIMPICO
da martedì 12 a domenica 17 marzo
da martedì a sabato ore 20.30, domenica ore 17.30
foto da comunicato stampa