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Roma, il Quartetto francese "Quatuor Diotima" e la soprano Lenneke Ruiten, il 22 marzo ai Concerti dell'Aulamagna

In occasione del 150° anniversario della nascita di Arnold Schönberg e del centenario della nascita di Pierre Boulez, il prestigioso Quatuor Diotima presenta un nuovo ciclo di concerti dal titolo: Beethoven, Schönberg,Boulez. Il quartetto francese è uno degli ensemble tra i più richiesti al mondo

printDi :: 19 marzo 2025 13:14
quatuor diotima 2023 @michel nguyen photographe foto da comunicato stampa

quatuor diotima 2023 @michel nguyen photographe foto da comunicato stampa

(AGR) In occasione del 150° anniversario della nascita di Arnold Schönberg e del centenario della nascita di Pierre Boulez, l’Istituzione Universitaria dei Concerti propone sabato 22 marzo alle 17.30 in Aula Magna il prestigioso Quatuor Diotima in un nuovo ciclo di concerti dal titolo Beethoven / Schönberg / Boulez. Il quartetto francese è uno degli ensemble da camera più richiesti al mondo, da sempre molto attento alla musica di oggi, che proietta una nuova luce sui capolavori del XIX e XX secolo, in particolare su Beethoven, Schubert e la Seconda Scuola Viennese (Schoenberg, Berg e Webern). In questo secondo concerto del ciclo, il quartetto presenta quattro movimenti del Livre pour Quatuor di Boulez insieme al quartetto n.13 di Beethoven e al secondo quartetto di Schönberg che vede la partecipazione del soprano olandese Lenneke Ruiten.

Quando chiedemmo un incontro a Pierre Boulez, per spiegargli il nostro progetto Beethoven-Schoenberg-Boulez - raccontano i  musicisti del Quatuor Diotima - lui ne fu subito sedotto. I suoi assistenti ci contattarono per fissare delle sessioni di lavoro subito nei giorni successivi. Durante questo primo incontro, abbiamo parlato di Schoenberg e Beethoven. Sapeva quei pezzi a memoria! E ci ha spiegato i problemi che aveva con il suo quartetto d'archi: non gli piaceva il fatto che le orecchie degli esecutori non potessero controllare il processo e che il primo violino dovesse dare spunti e battere il tempo in continuazione: per questo motivo aveva deciso di non lavorare con alcuni quartetti su questo pezzo! Era anche consapevole del fatto che la maggior parte dei tempi era impossibile da suonare e che molti gesti erano contrari allo strumento. Dare un'incarnazione più pratica e strumentale alle sue idee musicali originali è diventato l'obiettivo principale del lavoro fatto con lui negli anni a seguire.

 
Abbiamo lavorato con Boulez per la prima volta a Baden-Baden nel luglio 2011: sessioni di lavoro molto intense durante tre giorni, cene lunghissime solo tra lui e noi quattro. Un'esperienza incredibile, poter parlare con lui faccia a faccia per ore. Avevamo tantissime domande e lui era così appassionato e paziente! Ricordi incredibili! Ci disse anche che ci avrebbe dato il manoscritto del quarto movimento come regalo di Natale, così andò alla Fondazione Sacher e noi ricevemmo il nostro regalo di Natale! (…) L’ultima volta che l'abbiamo visto è stato al festival di Lucerna 2013, quando è venuto a sentire il suo pezzo che stavamo suonando lì.  Sarebbe una bugia dire che eravamo i più stretti amici di Pierre Boulez, naturalmente, perché il divario generazionale non induceva a un'eccessiva familiarità.  Ma abbiamo avuto la fortuna di essere gli ultimi musicisti ad aver lavorato così intensamente con lui, e quella stessa differenza di età è stata preziosa per la trasmissione musicale.

Il Quatuor Diotima è oggi uno dei quartetti d’archi più richiesti a livello internazionale. Nasce nel 1996 per volontà di un gruppo di studenti diplomati del Conservatoire National Supérieur de Musique de Paris. Il nome del quartetto evoca un duplice significato musicale: Diotima è allo stesso tempo un'allegoria del romanticismo tedesco – Friederich Hölderlin dà il nome all'amore della sua vita nel suo romanzo Hyperion – ma anche un caposaldo della musica del nostro tempo, Fragmente-Stille, an Diotima di Luigi Nono.

Il Quatuor Diotima ha lavorato in stretta collaborazione con alcuni dei più grandi compositori della fine del XX secolo, in particolare Pierre Boulez ed Helmut Lachenmann, ma anche Toshio Hosokawa, Rebecca Saunders, Tristan Murail. Il quartetto è grande interprete anche del repertorio tradizionale, da Schubert a Schönberg, Debussy, Ravel, Bartòk.

Nel 2021 ha pubblicato tre ritratti di Erno Poppe, Stefano Gervasoni, Gerard Zoesson e nel 2023, in occasione del centenario di György Ligeti, il quartetto ha pubblicato un album dedicato al compositore avviando la collaborazione con l'etichetta Pentatone.

Il Quatuor Diotima è stato il primo quartetto residente a Radio France dal 2019 al 2021, ma risulta prestigiosa la collaborazione con istituti accademici oltre che in Francia, anche in Germania e in Svizzera. Importante anche l’attività pedagogica in collaborazione con l’Accademia del Festival di Aix en Provence, l’Università di Chicago e le Masterclasses in tutto il mondo.

Ospite sempre molto richiesto e apprezzato in tutte le sale da concerto e festival del mondo, nella primavera del 2024 il Quatuor Diotima è stato impegnato in una tournée di un mese in Cina e in Corea.

Il Quatuor Diotima è sostenuto da importanti enti e istituzioni culturali francesi fra cui SACEM, Spedidam, Adami, ed è membro anche di organizzazioni professionali come PROFEDIM, Futurs Composés, FEVIS.

QUATUOR DIOTIMA
Yun-Peng Zhao violino 

Léo Marillier violino 

Franck Chevalier viola 

Alexis Descharmes violoncello

Lenneke Ruiten ha studiato flauto e canto al Conservatorio Reale dell'Aia e all'Accademia Teatrale Bavarese di Monaco. Nel 2002 ha vinto diversi premi al Concorso vocale internazionale di 's-Hertogenbosch. Oggi è uno dei soprani più richiesti del nostro tempo, con una straordinaria carriera internazionale in ambito concertistico e operistico. Ha lavorato con importanti direttori e orchestre tra cui Christoph Eschenbach, John Eliot Gardiner, Marc Minkowski, Christian Thielemann, Ivan Fischer, Andres Orozco-Estrada, Frans Brüggen, Alessandro de Marchi, Ton Koopman, Ottavio Dantone, Jérémie Rhorer e Martin Haselböck e con orchestre come la Filarmonica di Vienna, The English Baroque Soloists, The Monteverdi Choir, Mozarteum Orchester, Akademie für Alte Musik Berlin, Tonhalle Orchester Zürich, Mahler Chamber Orchestra, RTÉ National Symphony Orchestra Dublin, Staatskapelle Dresden, Concertgebouw Chamber Orchestra, Bavarian Radio Symphony Orchestra e Wiener Akademie. È spesso ospite di festival come il Festival di Salisburgo, i BBC Proms, il Festival di Bach di Lipsia, il Festival di Primavera di Praga, il Festival di Aldeburgh, il Festival di Lucerna e l'Holland Festival. Una delle grandi passioni di Lenneke sono i lieder. Dopo aver preso lezioni di canzoni e poesie tedesche e francesi da grandi cantanti di lieder come Elly Ameling, Robert Holl, Hans Hotter e Walter Berry (Franz Schubert Institut di Baden bei Wien e Académie de Villecroze), si è guadagnata una notevole reputazione come cantante di lieder e tiene recital con i pianisti Thom Janssen e Rudolf Jansen. Ha cantato Lieder alla Wigmore Hall di Londra, al Concertgebouw di Amsterdam, per i Brooklyn Friends of Chamber Music, alla Kaisersaal di Francoforte, al Palais de l'Athénée di Ginevra, a Kanazawa (Giappone), al Festival Internazionale Chopin di Varsavia, a Bruxelles, Madrid, Dublino e Galway e al Delft Chamber Music Festival. È ospite regolare del Festival Internazionale del Lied di Zeist. 

Sabato 22 marzo . ore 17.30

Beethoven / Schönberg / Boulez (II) 

Quartetto Diotima 

Lenneke Ruiten soprano 

Arnold Schönberg Quartetto n. 2 in fa diesis minore op. 10 

Pierre Boulez Livre pour Quatuor (movimenti IIIa, IIIb, IIIc e V revisione del 2012) 

Ludwig van Beethoven Quartetto n. 13 in si bemolle maggiore op. 130 con Grande Fuga op. 133

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Lenneke-Ruiten-2019 fot da comunicato stampa

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