Ostia, “Pier Paolo Angeli e Demoni, Pasolini 1922-2022” storytelling di Max e Francesco Morini il prossimo 2 novembre
Il 2 novembre alla galleria d'arte Arteka 32 via Sartena, per i cento anni della nascita di Pier Paolo Pasolini la Pro Loco Ostia Mare di Roma ha promosso, in collaborazione con gli scrittori Max e Francesco Morini una storytelling sul contributo del più grande intellettuale italiano del novecento


Max e Francesco Morini il 2 novembre asd Ostia con lo storytelling su Pasolini
(AGR) Appuntamento da non perdere ad Ostia il prossimo 2 novembre in via Sartena 30/32, presso la Galleria d’arte “Arteka 32” (dalle 17,30 alle 19) per assistere Storytelling “Pier Paolo Angelo e Demoni, Pasolini 1922-2022” ideato e realizzato dagli scrittori di gialli Max e Francesco Morini e dedicato a Pier Paolo Pasolini. Il filo conduttore è una speciale narrazione, con racconti, letture, immagini e musica per conoscere l'umanità complessa e tormentata del più grande intellettuale italiano del Novecento, in compagnia degli scrittori Max e Francesco Morini del loro storytelling leggero e coinvolgente e con il contributo critico del giornalista Rai Gianni Maritati.
La rappresentazione ha il patrocinio del X Municipio, della Pro Loco Ostia Mare di Roma. Max e Francesco Morini sono autori teatrali e televisivi, dirigono la Scuola di Scrittura “Pensieri e Parole” di Roma. Tutti i loro romanzi nascono dalla volontà di unire due grandi passioni: quella per i polizieschi e quella per la loro città, Roma. La Newton Compton ha pubblicato le loro opere: “Nero Caravaggio”, “Rosso Barocco”, “Il giallo di Ponte Sisto”, “Il mistero della casa delle civette” e “Mozart deve morire”.
Quello che ha veramente importanza è che Pasolini, in tutta la sua opera, ha il coraggio di scoprire il Velo di Maya, di aprire il Vaso di Pandora della società di massa e dello stato borghese facendo sì che i suoi demoni-inferici escano alla luce e siano perfettamente riconoscibili”.
“Un altro grande artista omosessuale, Oscar Wilde, - sottolineano gli autori - aveva avuto il coraggio di farlo con l'ipocrisia vittoriana pagando con il carcere e i lavori forzati; Pierpaolo lo fa con la cultura dell'Italia del dopoguerra, con una libertà assoluta che significa anche solitudine assoluta. Con i suoi primi romanzi "Ragazzi di vita" e "Una vita violenta" e poi con il suo esordio cinematografico,"Accattone”nel 1961, in piena "Dolce Vita" felliniana, mette in scena i dimenticati, i reietti, gli esclusi dal boom economico.
Demoni del sotto-proletariato che la democrazia ha abbandonato a sè stessi a cui però PPP riconosce uno status speciale, dotato di unicità, grazia e purezza. Ne fa, insomma, degli angeli (esattamente come Caravaggio che trasfigurava plebei e prostitute in Santi e Madonne), "cristiano" e comunista non ortodosso e innamorato di una visione evangelica della vita, fedele agli "ultimi".Una vita intensa e creativamente multiforme quella di PPP, condannata come scandalosa dai suoi contemporanei, in cui i suoi angeli tornavano a essere i demoni delle sue notti, senza mai abbandonarlo. Fino all'ultima notte di Ostia”.
Narrazione e Canzoni Max & Francesco Morini
Interventi Gianni Maritati
Proiezione immagini diapositive