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Murales dei ragazzi del corso di pittura dell'associazione "Happy Time"

Un viaggio tra colori e pennelli

printDi :: 07 agosto 2023 11:08
Murales dei ragazzi del corso di pittura dell'associazione Happy Time

Murales dei ragazzi del corso di pittura dell'associazione "Happy Time"

(AGR) Stamani lungo il percorso della quotidiana passeggiata mattutina ho notato nel giardino del Comitato di Quartiere Infernetto un murales disegnato su una casupola diroccata, abbandonata da tempo a se stessa. Essendo curioso per nascita mi sono avvicinato e con grande meraviglia era stata tutta imbiancata e disegnata con delle figure di animali e piante.

Quello che rendeva particolare questo murales era chiaramente che il dipinto fosse opera di artisti non professionisti anche se piacevole guardarlo nei lineamenti e negli accoppiamenti di colori.

 
Murales dei ragazzi del corso di pittura dell'associazione

Murales dei ragazzi del corso di pittura dell'associazione "Happy Time"

Ho chiesto al responsabile della struttura notizie in merito all’esecuzione dell’opera e sono rimasto basito nel venire a conoscenza che gli autori erano ragazzi con disabilità, soci dell’Associazione Happy Time Infernetto.

Vi posso assicurare che quel dipinto ai miei occhi è totalmente apparso sotto una luce diversa. Come è possibile che dei ragazzi con disabilità possono realizzare qualcosa per eliminare il degrado e migliorare la vivibilità di chi frequenta quel giardino?

Murales dei ragazzi del corso di pittura dell'associazione

Murales dei ragazzi del corso di pittura dell'associazione "Happy Time"

Mi sono chiesto: forse il disabile sono io!!!!!

Immediatamente sono andato alla ricerca dei responsabili dell’Associazione Happy Time Infernetto e non appena ho avuto i contatti telefonici della Presidente Signora Rosalba Lauria e dell’insegnante Professoressa Barbara Brocchi oltre a porgere i miei complimenti per quello che gli allievi sono riusciti a realizzare per il quartiere gli ho posto alcune domande.

Presidente Rosalba Lauria:

  • Quali arricchimenti morali portano ai responsabili dell’associazione queste manifestazioni?
  • Queste manifestazioni apportano un arricchimento morale veramente molto grande, perché sono occasione preziosa per conoscere meglio, in un contesto diverso le tante persone coinvolte: bambini, giovani, genitori, educatori, volontari, collaboratori. C’è la possibilità di aumentare lo spirito di accoglienza e di condivisione che caratterizzano la nostra associazione da sempre che per noi responsabili sono elementi di maggiore motivazione a fare di più e meglio.
  • Sono previsti, nel programma dell’Happy Time, altri eventi simili?
  • Certamente. Proprio per l’arricchimento che ne deriva siamo disponibili ad accogliere proposte di questo tipo avanzate da genitori, soci o dalle realtà del territorio.
  • La vostra associazione opera esclusivamente sul territorio dell’Infernetto?
  • Anche se le attività dell’associazione si svolgono prevalentemente nel quartiere Infernetto, dove siamo nati e dove abbiamo la nostra sede operativa, partecipano bambini, ragazzi e famiglie che provengono da tutti i quartieri del Municipio X e anche da altri quartieri (p.e. Torrino, Eur,..). Spesso partecipiamo a iniziative che si svolgono a Ostia o in altri quartieri.
  • Questa manifestazione è stata condotta insieme al CdQ Infernetto e all’associazione Retake Infernetto Roma.
  • Ritiene necessarie queste forme di collaborazione con altre realtà del territorio? Assolutamente si. La collaborazione con altre attività del territorio è stata da sempre una prerogativa dell’Happy Time, perché da sempre pensiamo che sia un’occasione di arricchimento reciproco. L’iniziativa della realizzazione del murales da parte dei ragazzi del laboratorio di Comics è stata inserita nel programma delle iniziative della Settimana educante promossa dal Municipio X dal 20 al 27 maggio 2023. Per la realizzazione delle tante iniziative proposte nel nostro quartiere c’è stato un lungo lavoro, durato tanti mesi, da parte di tutti gli enti del Terzo Settore coinvolti, con l’auspicio da parte di tutti di poter ripetere eventi simili necessari a valorizzare le risorse del quartiere.
  •  
  • Domande per la Prof.ssa Barbara Brocchi, insegnante del corso Comics coadiuvata dalle volontarie Paola Ferraro e Verbena Pellegrini:
  • Cosa si prova, a lavoro ultimato, vedere l’impegno di ragazzi disabili oppure speciali riuscire a mettere insieme nel miglior modo possibile i suoi insegnamenti?
  • Io sono contentissima, cosa si prova, una grandissima soddisfazione, innanzitutto non sono disabili cioè per me la differenze e’ questa che il disabile ha le sue difficoltà e ne ha tante ma bisogna andare oltre e capire che oltre a quella difficoltà c’è un mondo da raccontare, un mondo da vedere, una dimensione che diventa talmente forte nel momento in cui si lavora insieme che tutto si può superare, si arrivano a degli obiettivi incredibili sono molto fiera di loro e di tutto quello che fanno, non è facile, ci vuole sicuramente molta energia e nello stesso tempo grandissima sensibilità e possibilità di entrare in empatia con loro se tu non vai verso di loro, non riesci ad entrare in contatto con loro, vuol dire non fare questo mestiere, non portare avanti questo modello di insegnamento.
  • Le difficoltà che incontra durante l’anno di insegnamento del corso di pittura a questi ragazzi sono sempre superabili?
  • Le difficoltà possono esserci se uno vuole cercarle ma le difficoltà non esistono. Bisogna portare fuori da loro il massimo delle loro potenzialità per motivarli ad andare oltre e questo è il mio obiettivo e quindi ci sono ragazzi come Cristian come Benedetta come Diletta che comunque credono in quel che facciamo perché vengono con l’entusiasmo e la voglia di fare, credono in me, questa è la cosa più importante, secondo me affidarsi alla persona che sai che comunque ti vuole bene, ti ama e ti da affetto e nello stesso tempo ti insegna e porta dietro con lei un sapere che comunque lo mette a frutto. Con questi ragazzi è importantissimo io sono sicura che ci è stato da parte loro una necessità di entrare in empatia con la persona che sta insegnando e per me è vita io sono contentissima. Quanto sono con loro mi diverto e nello stesso tempo insegno e li aiuto ad andare oltre, a far parte comunque di un gruppo di persone che la disabilità la vede come un’occasione per migliorarsi nella vita.
  • Qual è l’impegno che i ragazzi mettono in campo per seguire le sue indicazioni allo scopo di portare a termine un progetto pittorico?
  • L’impegno dei ragazzi che mettono in campo è incredibile perché sono sempre pronti a mettersi in gioco a dipingere a tirare fuori una parte di loro stessi ma io ho trovato delle doti incredibili in tutti i ragazzi perché ognuno ha il suo mondo, la sua magia nel colore, il suo modo di trattare, dai pennelli alle tempere e acquarelli, alle matite e non faccio distinzione tra chi è abile e chi è disabile si lavora tutti insieme e si lavora per arrivare all’obiettivo, si lavora per il piacere di farlo, per il piacere di condividere, di crescere e di trovare comunque dietro quello che può essere una facciata perché la disabilità comunque è un grandissimo ostacolo per molti però nello stesso tempo diventa anche un’opportunità per tirare fuori qualcosa di magico e questo lo vediamo in tutto quello che stiamo facendo, sono orgogliosi di quello che hanno fatto, sono fieri di quello che hanno fatto, sono belli proprio e anche gli altri ragazzi che sono abili hanno condiviso con loro questo mondo perché quello che io cerco di fare è proprio questo, farli sentire sempre più integrati in un ambito comunque di percorso.

Alla fine di questa intervista sono ritornato a rivedere il murales: bello davvero!!!

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