Maccarese, Premio Salvo D'Acquisto, grande successo della prima edizione e preziosa esperienza per il futuro
Il Prof. Attilio Berni, presidente del premio e direttore del Museo del Saxofono: Siamo fieri della risposta emotiva da parte del pubblico: tantissimi i complimenti ricevuti. È come se in questo modo avessimo dissolto quella sorta di torpore che aleggia sulle tematiche solidali e dell’altruismo.
Attilio Berni e Marco Tortorici
(AGR) Tanta fatica, tanta emozione e tanto cuore: il Premio Salvo D’Acquisto 2024 si è concluso con la cerimonia di premiazione avvenuta il 22 settembre, presso il Museo del Saxofono di Maccarese. Un evento che ha emozionato, non solo gli organizzatori, ma soprattutto i premiati e le persone presenti.
L’iniziativa, organizzata dalla Farmacia Sociale Salvo D’Acquisto di Palidoro, in collaborazione con il Museo del Saxofono, la Biblioteca dei Piccoli e l’Ecomuseo del Litorale Romano, ha premiato la bambina Carolina Verri, che nonostante la sua giovane età ha fatto qualcosa di unico per i più fragili e il Dott. Lorenzo Cotroneo, dal canto suo, nella categoria Farmacisti, per il suo impegno a favore della sua comunità locale.
Come padrone di casa - continua Berni - ho cercato di curare tutto nei minimi dettagli, l’allestimento della location, l’accoglienza del pubblico e dei premiati, gli arrangiamenti musicali ad hoc per le orchestre che hanno allietato le due serate: i tempi sono stati rispettati e tutto è andato bene. Ma la cosa di cui vado fiero è stata la risposta emotiva da parte del pubblico: tantissimi i complimenti e le congratulazioni ricevute. È come se in questo modo avessimo dissolto quella sorta di torpore che aleggia sulle tematiche solidali e dell’altruismo. Vedere il sorriso stampato sul viso dei presenti, le loro emozioni pure e genuine, è un qualcosa che ci ripaga di tutti gli sforzi fatti. Forse perché il pubblico si è un po’ riconosciuto nel gesto semplice e autentico di Carolina e ha apprezzato l’originalità di quanto fatto per la sua cittadina dal Dott. Cotroneo. Iniziativa eccezionale è stata anche la donazione di una borsa di studio alla figlia di una vittima dell’Arma”.
“Quello che, però, lascia un po’ di amarezza – prosegue il Prof. Attilio Berni – è constatare che il grande sforzo logistico ed economico profuso per il premio, una creatura costruita con le nostre mani, non abbia visto un riscontro molto solidale sul posto. Apprezzabili sono stati i risultati ottenuti con raccolta fondi coordinata con la piattaforma GoFundme ma, non lo nascondiamo, contavamo anche su quell’onda emotiva che comunque c’è stata e ha colto tutti i partecipanti. In ogni caso questo non ci ferma: forti del bagaglio esperienziale di questa prima edizione, per la prossima partiremo ancor più motivati, correggendo il tiro e cercando di migliorare ancor più quello che si è delineato come un premio nazionale di grande prestigio”.