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La popolarità del Lotto in Italia, una storia antica che guarda al futuro

Dal 1500 ad oggi, continua la storia di questo gioco che appassiona milioni di italiani. E che adesso guarda alle nuove sfide del futuro, quella legate alla rete e all’online

printDi :: 18 settembre 2024 17:03
gioco del lotto - foto pixabay

gioco del lotto - foto pixabay

(AGR) La sua storia affonda le radici nel XVI secolo: siamo a Genova, intorno al 1530, e tra la popolazione si diffonde un sistema per scommettere sull'elezione dei membri del Consiglio. È questa la prima pagina della lunga storia del Lotto, un gioco che si è diffuso rapidamente in tutto il paese, evolvendosi fino a diventare quello che conosciamo oggi.

La sua storia ha attraversato la penisola e soprattutto le tappe storiche della nostra nazione: nel XVIII, nel Regno di Napoli governato ai Borbone, diventa un gioco legale e regolamentato, diffondendosi ulteriormente, per poi arrivare, dopo il 1861 e l’Unità, un gioco centralizzato, fonte di entrate di entrate per il bilancio pubblico. Cosa che avviene anche oggi, epoca in cui la sua popolarità è senza dubbio alle stelle. Lo sottolinea Rapporto Italia 2023 curato, di recente, da Eurispes: il 21,3% della popolazione campione dice di giocare in maniera regolare alle lotterie, sia online che offline, mentre l'85,7% ha dichiarato di aver giocato almeno una volta al «Gratta e vinci». Sono in pochissimi coloro che non hanno mai giocato: solo 1 italiano su 4 racconta di non aver mai provato il Lotto o il Superenalotto, mentre poco più del 36% del campione ha affermato di non tentare mai la sorte alle lotterie, in generale.

 
Ma proviamo a entrare più nel dettaglio di questo gioco e proviamo a capire le leggi che lo governano, i nomi e le aziende che lo amministrano. Il Lotto italiano, da oltre 30 anni, è gestito da IGT, attraverso la sua holding operativa Lottoitalia S.r.l. con la quale ha firmato protocolli d'intesa mantenendo una quota del 61,5%. Il resto delle quote è diviso tra Allwyn, Arianna 2001 e Novomatic Italia che detengono rispettivamente il 32,5%, il 4% e il 2%. Eppure qualcosa sta cambiando nel panorama italiano, visto che la posizione dominante di IGT è minacciata dall’ascesa di Sisal, che ha presentato una manifestazione d’interesse al governo per la futura concessione, in scadenza a novembre 2025. Come si legge su Giochi di Slot, blog di riferimento nel settore del gioco online, spettatore interessato di questa sfida è senza dubbio il Governo, che spera di ottenere una cifra vicina al miliardo di euro per la nuova gara di assegnazione. L’ingresso di Sisal, già gestore del Superenalotto, potrebbe portare nuovi vantaggi e, cosa da non sottovalutare, potrebbe portare gran parte della somma nelle casse dell’Esecutivo già a fine 2024, fornendo linfa vitale alla manovra finanziaria.

Tra gli altri movimenti si prospetta anche una possibile revisione dell'aggio del 6% riconosciuto a IGT, rendendo il settore del gioco d’azzardo più competitivo e aumentando ulteriormente i profitti dello Stato. La sfida però non è solo a due, visto che potrebbe arrivare anche un terzo contendente. Si tratterebbe dell’azienda leader delle lotterie francesi, la Française des Jeux, che rappresenta però un rischio: quello di cedere un asset strategico italiano a una compagnia estera.

Di certo, la sfida è interessante, anche perché in ballo c’è un comparto ricchissimo. Solo nel 2022, infatti, gli italiani hanno speso 136 miliardi di euro in gambling, con un aumento del 22,3% rispetto al 2021. La raccolta del Lotto si aggira intorno ai 7 miliardi e 700 milioni di euro annui, con un ricavo netto di 200 milioni di euro ogni anno per l’erario. Numeri che si andrebbero ad aggiungere a quelli della nuova concessione. Un affare miliardario per le casse, sempre vuote, dello Stato.

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