La “gioia di leggere” le poesie di Maria Wislava Anna Szymborska
“Canzone Nera” e “La Gioia di scrivere” sono raccolte di poesie della Szymborska, Nobel per la letteratura nel 1996, di cui il 2 luglio ricorrono i cento anni della nascita.Intrecciate tra il passato e l’attualità, le sue poesie guardano al futuro con fiducia e pensiero positivo
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La gioia di scrivere edizione Adelchi copertina libro Wislawa Anna Szymborska
(AGR) di Anna Rizzello
Il 2 Luglio 2023 ricorre il Centenario della nascita di Maria Wislawa Anna Szymborska, grande poetessa polacca, premiata con il Nobel per la Letteratura nel 1996 e con numerosi altri riconoscimenti. Amata dal pubblico di tutto il mondo, le sue opere sono state tradotte in molte lingue. Sebbene la poesia “piaccia a non più di due persone su mille”, come Lei stessa ha ironicamente affermato, i suoi libri sono andati letteralmente a ruba!
“Canzone Nera” è ritenuto il primo biglietto da visita di questa grande poetessa polacca, ma le tantissime poesie che resteranno indelebili nella nostra mente, possiamo leggerle anche su “La Gioia di scrivere”, un bellissimo libro edito da Gli Adelphi. Sono poesie che scoprono il vero animo della Szymborska, il suo spessore umano, la sua solidità interiore, il suo saper trarre profitto dal proprio talento mettendolo a servizio del mondo e che la portano per mano al prestigioso premio Nobel per la Letteratura. Wislawa Szymborska affronta, temi come l’amore, la morte e la vita in genere anche nelle sue manifestazioni più irrilevanti e li trasforma in magici versi che riempiono con naturalezza il respiro del lettore e lo stupiscono con quello stupore provato da Lei stessa che ha il “dono dello sguardo che si meraviglia”.
Non ci sono parole sufficienti nelle lingue di tutto il mondo per esaltare e valorizzare “La Gioia di scrivere” di Maria Wislawa Anna Szymborska. I suoi versi scavano in profondità, con concretezza ed efficacia, ogni argomento che riguarda la condizione umana. Lo spirito filosofico che aleggia porta sempre al bene, all’umano ma a volte alle ossessioni sottostanti. L’introspezione intellettuale, infatti, l’arguzia e la corretta scelta delle parole, il suo gusto raffinato ed esclusivo per i valori suggestivi della parola caratterizzano la viva intelligenza e il perfetto stile della nostra poetessa. Ironica e modesta, sa alterare in modo paradossale la realtà di un fatto, sempre scherzando con ciò che vuole criticare: “Invece del cuore/mi batterà un fungo secco”. A questo bel libro darei come titolo “La gioia di leggere” perché è un vero rimedio per l’anima e fa tornare qualche raggio di sole se prima nascosto tra le nuvole.