L'Aquila:'Convegno per la legalità’
(AGR) L'Aquila - Il primo passo per una società migliore è combattere l’illegalità diffusa, quella di chi, in autostrada, guida nella corsia centrale, quando la corsia di destra è libera, di chi usa il telefonino appena l’aereo tocca terra, ben prima che gli assistenti di volo ne consentano l’uso. E’ questo l’incipit dell’intervento del gen. Angiolo Pellegrini al “Convegno per la legalità”, organizzato SDL Centro Studi con il patrocinio del Comune dell’Aquila e da tenutosi all’Auditorium del Parco. Questa illegalità, a cui facciamo presto l’abitudine perché quotidiana, genera la possibilità di attecchimento della grande criminalità.Alla presenza di molti rappresentanti delle istituzioni tra cui il Vicesindaco Nicola Trifuoggi, già procuratore distrettuale antimafia de L'Aquila e poi a capo della Procura della Repubblica di Pescara, che ha aperto i lavori del convegno, il Generale di Brigata Rino De Vito, i rappresentanti della Cgil e della Cisl, il Maggiore Cosimo Giovanni Petese del Comando Provinciale dei Carabinieri, Gaetano Clavenna rappresentante della Confindustria, Giuseppe Di Salvatore dell’ANCRI oltre ad esponenti dell’associazionismo Aquilano.
Angiolo Pellegrini, Generale dell’Arma dei Carabinieri, comandante della sezione antimafia di Palermo dal 1981 al 1985, ha presentato il suo libro “Noi gli Uomini di Falcone, la guerra che ci impedirono di vincere”. “Un libro da leggere due volte”, ha affermato il generale: la prima per conoscere o ricordare i fatti e le persone, la seconda per leggere tra le righe le più importanti indagini nei confronti di Cosa Nostra. “Vado volentieri a presentare questo libro nelle scuole”, ha concluso Angiolo Pellegrini, “per invitare i ragazzi a ribellarsi alle ingiustizie”. Solo in questo modo possiamo avere la speranza di raggiungere la legalità.
Padre Quirino Salomone, francescano ex rettore della basilica di Collemaggio a L’Aquila, da sempre impegnato contro il signoraggio bancario, concordando con le conclusioni del generale Pellegrini, ha affrontato il tema della legalità, della giustizia e della pace, dell’osservanza e della salvaguardia della nostra Legge Costituzionale, affrontando il tema della sovranità popolare e dell’illegalità del sistema monetario e finanziario. Ha poi invitato i presenti a riflettere sulle necessità delle regole: “Qualunque gioco, anche il più semplice gioco di carte ha delle regole che vanno rispettate, altrimenti c’è il caos”. Ma cosa fare se chi dovrebbe fare rispettare le regole della società si trova nell’illegalità?
Pietro Calabrò, Presidente di SDL Centrostudi, società organizzatrice del convegno, ha affrontato quindi temi importanti come quello della legalità bancaria, e, ripercorrendo brevemente il suo passato di magistrato, la personale conoscenza delle problematiche mafiose, quando ricevette il plauso di Falcone e Borsellino per il suo intervento all’Assemblea ANM dopo l’omicidio del giudice Livatino; ha ricordato l’impegno di presidente del Senato, Pietro Grasso, designato giudice a latere nel primo maxiprocesso a Cosa Nostra, istruito a seguito delle indagini della squadra dell’allora capitano Pellegrini e ha rivendicato la prima sentenza italiana sull’anatocismo. Calabrò ha voluto inoltre evidenziare l’importanza del coinvolgimento dei giovani sui temi della legalità, obiettivo che spesso ha raggiunto, incontrandoli e comunicando attraverso i loro beniamini del mondo dello sport e dello spettacolo, grazie alle partite evento della Nazionale Magistrati di calcio, di cui è il fondatore.
Sono intervenuti a seguire Monica Mandico, Avvocato volontario della Fondazione “Moscati” San Giuseppe Moscati, impegnata nella lotta all’usura e alla ludopatia, spesso causa ed effetto dello stesso problema in molte famiglie, che ha fornito dati impressionanti sulla vastità e gravità del problema che ha ricadute socio economiche rilevanti e l’avvocato Biagio Riccio, avvocato civilista, Patrocinante in Cassazione, autore di molte pubblicazioni ed articoli riguardanti il diritto fallimentare, commerciale e bancario e grande difensore dei diritti di privati ed aziende vessate ed usurate da pratiche anomale da parte del sistema bancario e finanziario, si è anche soffermato sulla figura filosofica del Giudice Falcone ed ha analizzato, sotto l’aspetto giuridico procedurale, il grande lavoro di indagine e preparazione dei rapporti effettuato dal Generale Pellegrini a supporto del Maxi Processo alla Mafia, sottolineando l’odierna mancanza di una generazione di magistrati coraggiosi come quella della stagione del pool di Palermo.
Galileo Equizi, Direttore Aziendale di SDL Centrostudi, ha esposto brevemente la mission della società, che si occupa della trasparenza nei rapporti con il sistema bancario e finanziario, per quanto riguarda l’anatocismo e l’usura, e con i soggetti deputati al recupero di imposte e tasse, per diffondere conoscenza dei diritti e tutela della legalità; e ha tirato poi le conclusioni della giornata.
I temi trattati dai relatori, la loro spiccata umanità, la loro profonda esperienza, l’amore per la loro professione e per la loro missione sono emerse in maniera evidente nel corso del Convegno, abilmente moderato da Giancarlo Cantonetti ed il coinvolgimento del pubblico lo ha sottolineato.
EM GC