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Ho incontrato Babbo Natale...in una notte di magica luna

Babbo Natale guardava triste la Luna senza la spensieratezza degli anni passati, è arrabbiato, perchè alcuni papà fanno cose cattive, fanno guerre, sorprusi di ogni genere, non si rispettano tra loro, fanno morire i bimbi. Cose brutte ma a Natale porterà i regali per donare un sorriso al Mondo

printDi :: 13 dicembre 2024 10:14
Babbo Natale foto pixabay

Babbo Natale foto pixabay

(AGR) di Rita Di Prima

Giuro che è vero, ho incontrato Babbo Natale in carne e ossa, non dico bugie e non mi sono fatta nessuna canna, ho parlato proprio con lui. Un uomo anziano, con una barba bianca e un abito rosso, il viso paffuto ma non allegro come lo avevo sempre immaginato, piuttosto mi sembrava di leggere un velo di tristezza nei suoi occhi.

 
E’ successo poco tempo fa. Mi aveva incuriosito il chiarore della Luna sul terrazzo di casa mia; non era freddissima quella notte, il cielo sereno, si potevano contare le stelle, il Cupolone si poteva sfiorare se solo allungavo il braccio, tanto sembrava vicino.

Un silenzio irreale, non si udiva nulla, non si vedevano auto girare sulle strade, tutto taceva, persino il silenzio stesso non faceva rumore, eppure sono sicura che non stavo sognando, ma mi sembrava di esere entrata nel mondo delle favole, poi all’improvviso una voce ruppe quella magia. “ Lo sai che hai un bel nome Rita!” Seduto su un divanetto alla mia destra c’era lui, Babbo Natale!? Era proprio lui, non mi sbagliavo, solo che aveva il viso triste.

Il Babbo Natale che ho imparato a conoscere da piccola ha il viso giocondo, allegro, porta i doni ai bambini, non può essere triste! Mi chiedevo, e poi come mai stava li da solo? Senza la slitta, le magiche renne, e sopratturtro mancano pochi giorni a Natale e ancora non prepara i doni per i bimbi del mondo? Appena feci cenno di aprire bocca, lui prontamente mise un dito a incrociare le labbra tra la barba che con i riflessi della Luna sembrava argentea, ed io capii di dover tacere. Mi sedetti al suo fianco e in silenzio guardammo la Luna.

Di tanto in tanto giravo gli occhi increduli dalla sua parte, ma i suoi rimanevano tristi a guardare la Luna. Chissà perchè tanta malinconia, mi chiedevo. Forse perchè è diventato troppo vecchio per portare felicità ai bimbi, ma no che dico, non può essere questo. Babbo Natale non invecchierà mai, almeno finchè ci saranno bambini sulla terra. Anche lui ogni tanto si girava dalla mia parte, ma sempre in silenzio, poi riprendeva a guardare la Luna; ebbi la strana sensazione che fosse la luna a guardare lui come se col suo chiarore, con la sua forza magnetica volesse rifocillarlo di energia per fargli riprendere il cammino.

Avrei voluto chiedergli un sacco di cose, ma non potevo, dovevo rispettare la sua richiesta. Sarà lui a parlarmi per prima, pensai. Ma niente, ancora nessuna parola, solo pensieri sconosciuti che si perdevano tra i riflessi della Luna sui palazzi. E se avesse deciso di smettere di fare Babbo Natale e di non portare più i doni ai bambini, no no, anche questa è una cavolata, i bimbi di tutto il mondo lo stanno aspettando, e poi come farebbero i loro papà e le loro mamme a dire che quest’anno Babbo Natale non verrà; non può deluderli, deve andare, i bimbi lo stanno aspettando.

O forse è arrabbiato perchè alcuni papà del mondo fanno cose cattive, fanno guerre, sorprusi di ogni genere, non si rispettano tra loro, fanno morire i loro propri bimbi, portano miseria, distruzione..., insomma fanno un sacco di schifezze. Ad un tratto Babbo Natale si alzò, mi prese le mani come in un girotondo e finalmente sorrise, poi parlò, “ sapevo che avresti avuto i miei stessi pensieri, per questo sono venuto da te, ora posso andare, porterò per prima i doni, per dare loro un sorriso, a tutti i bimbi della terra vittime inconsapevoli del delirio umano.” Il suo viso era tornato allegro e la Luna era sparita con lui.

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