Escher...il Genio
Maurits Cornelis Escher e il fascino delle sue xilografie, litografie, mezzetinte e illusioni prospettiche.A Palazzo Bonaparte - Piazza Venezia Roma - in questi giorni e fino al 1° aprile 2024, la più grande mostra mai dedicata all' artista olandese a 100 anni dalla sua prima volta a Roma ( 1923 ).
Mostra Escher locandina palazzo Bonaparte
(AGR) di Roberto Di Prima
Sono numerosissimi i visitatori di quella che è consuderata una delle più grandi e complete mostre, (ospitata a Palazzo Bonaparte a piazza Venezia già dal 31 ottobre 2023 fino al 1° aprile 2024), mai dedicate all’artista olandese Maurits Cornelis Escher nato a Leeuwarden, Olanda il 17 giugno del 1898.
Prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la M. C. Escher Foundation e Maurits, la mostra, patrocinata dal Comune di Roma - Assessorato alla Cultura e dell’Ambasciata - e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi, è curata da Federico Giudiceandrea ( uno dei più importanti esperti di Escher al mondo ) e Mark Veldhuysen, CEO della M.C. Escher Company.
La mostra di Roma rappresenta un evento di rara eccezionalità, un dono ai romani e ai tantissimi turisti in visita nella città eterna; le opere esposte al pubblico nei due piani di Palazzo Bonaparte, più di trecento, sono la maggior parte dei suoi capolavori più famosi oltre a numerose opere inedite mai esposte prima.
Escher è un artista amato non solo dagli esperti d’arte, ma anche da chi è appassionato di matematica, geometria, scienza, design e grafica. La trasversalità dei temi trattati nelle sue opere gli conferiscono una eccezionalità di grandissimo rilievo nel mondo della storia dell’arte contemporanea.
Tra le trecento opere dell’artista olandese dalle xilografie alle litografie e mezzetinte, alle illusioni prospettiche, esposte nelle sale che si affacciano su piazza Venezia, l’iconica Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938), la celebre serie degli Emblemata, oltre a “Relatività“ ( un’opera che mostra una serie di scale intrecciate su cui uomini e cose si muovono e si trovano posizionate su tre piani) , e moltissime altre ancora. Presente anche la serie completa dei 12 Notturni romani prodotta da Escher nel 1934, durante il suo periodo romano.
L’artista olandese amava l'Italia e visse a Roma per ben dodici anni, dal 1923 al 1935, nel quartiere di Monteverde vecchio. Quel periodo romano fu il più prolifico di tutta la sua produzione e il punto più alto della sua maturità artistica da meritare, ancora oggi, un posto di rilievo tra i più grandi artisti contemporanei. Litografie, incisioni e illusioni prospettiche, a testimoniare l'estro, la genialità è l'originalità di un grande creativo capace di mettere insieme emozioni, dettagli grafici e concetti matematici.
La città eterna con i suoi paesaggi, scorci, architetture e vedute di quella sua parte antica e barocca, esercitò una grande influenza per tutti i suoi lavori successivi e rappresentò il momento di maggiore espressione della sua arte. L’artista era solito dire che “le notti passate a disegnare, seduto su una sedia pieghevole e con una piccola torcia appesa alla giacca, sono tra i suoi ricordi più belli nella capitale d'Italia .
Sponsor della mostra Generali Valore Cultura, special partner Ricola, mobility partner Atac e Frecciarossa Treno Ufficiale, media partner la Repubblica e Urban Vision, hospitality partner Hotel de Russie e Hotel de la Ville e Mercato Centrale Roma.