Emanuele Gagliardi, gli anni di piombo nell'ultimo libro: "Una mente violenta"
Premio IusArteLibri - Il Ponte della Legalità: terrorismo, donne e misteri archeologici nel nuovo romanzo di Emanuele Gagliardi “Una mente violenta”. L'autore: i miei romanzi planano sui fatti e accendono i riflettori anche sulla banalità del quotidiano.


Una mente violente Gagliardi
(AGR) di Donatella Gimigliano
Sarà davvero difficile per il Collegio E-Lettori del Premio IusArtelibri 2021, scegliere il vincitore. Nonostante il lockdown i Salotti Letterari Giuridici, condotti ed ideati dall'avv. Antonella Sotira, non si sono fermati. Via web sono continuati gli incontri fra magistrati, avvocati e giornalisti autori di saggi e narrativa per promuovere la cultura della legalità fuori dalle aule di giustizia. Il tema socio giuridico di questa edizione è "Es- Patriati: nazionalità e diritti senza confine". In tale contesto il nuovo romanzo sugli anni di piombo di Emanuele Gagliardi "Una mente violenta" (edito da EEE), conduce i lettori alla scoperta di come gli slogan gridati durante le manifestazioni di piazza abbiano influito sull'evoluzione del linguaggio politico italiano e sul pensiero nazionale. Dice Gagliardi "Nel bene e nel male i "militanti" erano identificati in valori e cause nazionali. I miei romanzi planano sui fatti e accendono i riflettori anche sulla banalità del quotidiano, su usi e costumi dimenticati. Donne combattenti, amazzoni intriganti, argute, sensuali, spietate e belle da far morire, ossia pronte ad uccidere, si muovono fra l'architettura brutalista di Fregene ed i quartieri di Roma che oggi non conosciamo più".
Emeroteche, archivi e videoteche sono i luoghi da cui emergono fatti e personaggi che, seppur romanzati, danno al lettore una idea autentica di quegli anni cosi bui. Uno stile narrativo fotografico assimilabile alla sceneggiatura. Denso di dialoghi e persino munito di colonna sonora da Raffaella Carrà a Rino Gaetano, l'affresco delle passioni eversive ed efferate dei militanti si arricchisce anche dei particolari della vita dei poliziotti e dei magistrati chiamati ad indagare. Dialoghi fitti ed incalzanti che catapultano il lettore sul "set" inducendolo a trovare la soluzione dei due efferati delitti prima dello stesso Soccodato, a cui da voce l'eccellente interpretazione dell'avv. -attore Alessandro Coccoli. A presentare il libro di Gagliardi, autore molto amato e già finalista nell'edizione 2019 del Premio IusArteLibri, l'avv. Monica Schipani e la giornalista Flaminia Marinaro, con lo speciale intervento di uno degli autori sfidanti Elfriede Gaeng. E' lei a rivolgere al concorrente non solo i complimenti per il ritmo avvincente del racconto e la dovizia di particolari "vintage", ma anche la domanda più scabrosa: “Sei uno scrittore misogino” e lui spiega: “le donne dei miei romanzi o sono assassine efferate o sono vittime su cui il carnefice si accanisce con crudeltà. Amo inseguire il filo rosso delle loro menti diaboliche e violente. Ma non sono misogino. Racconto di angeli terrorizzanti con gli occhi di ghiaccio che incantano persino il Commissario Soccodato, ma anche di Marietta sua moglie dolce e arguta complice custode della buona cucina e del calore domestico”.