Termini, ruba un maglione in un negozio, poi all'uscita è bloccato dai Carabinieri ai quali esibisce documenti falsi, in manette
I militari lo hanno trovato con un maglione indossato sotto la giacca, chiaramente merce del negozio. Durante i controlli l'uomo ha esibito una patente e un passaporto falsificati ed è stato trovato in possesso di una tronchese e un cacciavite utilizzati per rimuovere l'antitaccheggio
Carabinieri controlli interno stazioe Termini
(AGR) I Carabinieri di Nucleo Roma Scalo Termini hanno arrestato un 56enne albanese, con precedenti, gravemente indiziato dei reati di furto aggravato ed esibizione di documenti falsi. In un negozio di abbigliamento all’interno della stazione ferroviaria Termini, tre Carabinieri effettivi al Nucleo Scalo Termini, liberi dal servizio e in borghese, hanno notato un uomo girare all’interno del negozio che si guardava intorno, assumendo un atteggiamento che li aveva fatti insospettire.
Notandolo uscire dal negozio dopo aver provato alcuni capi nel camerino, i Carabinieri lo hanno fermato e una volta controllato fuori dal punto vendita, lo hanno trovato con un maglione indossato sotto la giacca, chiaramente merce del negozio. Durante i controlli l'uomo ha presentato ai Carabinieri una patente e un passaporto falsificati ed è stato trovato in possesso di una tronchese e un cacciavite utilizzati per rimuovere il dispositivo per eludere i controlli antitaccheggio.
È stato cosi possibile verificare che l’uomo, nel 2021 era stato espulso dal territorio nazionale e quindi aveva fatto reingresso illegale nel territorio italiano senza la prevista autorizzazione. Per questo motivo i Carabinieri lo hanno arrestato nuovamente. Questa mattina il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e a seguito del rito alternativo del patteggiamento condannandolo a 5 mesi e 10 giorni. È stato inoltre disposto per il cittadino albanese l’accompagnamento alla frontiera con il nulla osta all’espulsione dal territorio nazionale. Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui l’indagato deve considerarsi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva.