Termini, lunga attesa per un'ambulanza, Codici presenta un esposto in Procura per indagare sui tempi d'intervento
L'ambulanza che ieri ha soccorso un uomo di 78 anni che si era sentito male in stazione avrebbe impiegato tre ore per raggiungere Termini e prestargli le prime cure. Un ritardo che sarebbe stato imputato ai trasferimenti dei ricoverati all'ospedale di Tivoi chiuso per incendio
(AGR) Poteva essere una tragedia, fortunatamente le conseguenze non sono state drammatiche, ma resta la gravità di quanto accaduto. Parliamo di quanto capitato al 78enne caduto ieri mattina dalle scale mobili della Stazione Termini di Roma mentre andava a prendere un treno per Milano insieme alla moglie. L’uomo è rimasto a terra per oltre 3 ore in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Uno scandalo per l’associazione Codici, che ha deciso di presentare un esposto alla Procura per fare chiarezza sui tempi di intervento del 118.
“Naturalmente è partita la corsa agli alibi – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ed il ritardo è stato imputato alle conseguenze dell’incendio presso l’ospedale di Tivoli, con l’evacuazione dei pazienti in altre strutture, ed all’aumento di casi di Covid ed influenza. Il risultato è che la rete ospedaliera è in affanno e le ambulanze restano bloccate al Pronto Soccorso. Sinceramente siamo stanchi di scuse e scaricabarili. Quanto accaduto ieri a Termini è gravissimo. Comprendiamo e condividiamo lo sfogo del 78enne quando dice che, se avesse avuto un infarto, sarebbe morto ed oggi non sarebbe qui a raccontare la sua disavventura. Un’attesa del genere è inaccettabile, ancor di più per una capitale e per un luogo nevralgico come una stazione ferroviaria. Come se non bastasse, sia l’uomo che i passanti hanno chiamato ripetutamente il 118, gli operatori li hanno rassicurati che l’ambulanza stava arrivando ma in realtà ci sono volute oltre 3 ore. Uno scandalo”. Alla Procura il compito di verificare cosa è accaduto, di sicuro una pessima figura per Roma e per la sanità capitolina.