Roma, presi due "cavalli" per il trasporto droga, in un box ed in un appartamento detenevano 50 kg. di cocaina e 96 mila euro
Operaziione antidroga della Polizia che ha sequestrato circa 50 kg. di cocaina e quasi centomila euro. Gli agenti hanno bloccato due pusher addetti al trasporto dello stupefacente. I due sono stati fermati merntre erano andati a rifornirsi in un box. Nei domicili è stata rinvenuta droga e soldi
Polizia parte della droga sequestrata
(AGR) Sono quasi 50 i chili di cocaina sequestrati dalla Polizia di Stato in un’operazione condotta a Mostacciano, periferia ovest della capitale. Gli investigatori della Squadra Mobile romana, durante le loro attività, hanno svolto un appostamento in una palazzina di Mostacciano dove era stato ipotizzato che uno dei box potesse essere usato per stoccare dello stupefacente.
L’intuizione si è rivelata giusta: i poliziotti hanno visto arrivare a bordo di un monovolume un uomo ed una donna che, dopo aver aperto un box, hanno prelevato dei pacchi. Immediato l’intervento degli agenti; nel box c’era un armadio all’interno del quale erano stipati 33 confezioni di cocaina; invece i pacchi che la coppia aveva prelevato erano stati nascosti in un vano segreto di cui era dotata l’auto. In macchina sono stati trovati anche 1.200 euro in contanti. Gli investigatori hanno poi svolto una serie di perquisizioni ed in una delle abitazioni in uso ai 2 sono stati sequestrati più di 96 mila euro in banconote di vario taglio ed il materiale comunemente usato per lo sporzionamento dello stupefacente.
Al termine degli accertamento di rito i 2 fermati, entrambi italiani, ovvero un uomo di 29 anni ed una donna di 26, sono stati arrestati perché gravemente indiziati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e posti a disposizione della Magistratura.
La Procura di Roma ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la convalida dell’arresto.
Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.