Roma, Ponte dell'Industria, iniziate le opere per il consolidamento, sarà riaperto al traffico entro il 2024
Sopralluogo questa mattina del sindaco Roberto Gualtieri al ponte dell'Industria per l'inizio delle opere di consolidamento previsto per il Giubileo. Un'opera di circa 18 milioni di spesa che viene eseguita dall'Anas. Saranno rafforzate le fondazioni per un carico fino a 26 tonnellate
Ponte Industria sopralluogo sindaco
(AGR) Sono in corso le operazioni di consolidamento delle fondazioni di Ponte dell’Industria, l’opera giubilare da 18 milioni di euro, eseguita da Anas, che per l’Anno Santo aprirà nuovamente al traffico, consentendo il passaggio dei bus e la creazione di due passerelle una pedonale, una ciclabile. Questa fase dei lavori è stata molto attesa ed è frutto di un complesso lavoro che in questi ultimi mesi ha impegnato notevolmente tecnici ed operai specializzati presenti in cantiere. Dopo lo spostamento dei sottoservizi, senza mai interrompere le forniture agli abitanti, è stata avviata la fase preparatoria al ‘jet grouting’ la tecnica che consiste nel consolidare e rendere più forti le strutture già esistenti. Nel caso di Ponte dell’Industria è necessario rafforzare le fondazioni che poggiano sul fondo del Tevere, che saranno più resistenti e in grado di sostenere carichi fino a 26 tonnellate.
Oggi il Commissario straordinario del Giubileo e Sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, l’Assessora ai Lavori pubblici Ornella Segnalini, il presidente del Municipio XI Gianluca Lanzi, l’assessore ai Lavori pubblici dell’VIII Luca Gasperini e il Responsabile della Struttura Territoriale Lazio di Anas Marco Moladori hanno effettuato un sopralluogo per assistere all’importante step dell’intervento.
“Siamo a un nuovo punto di svolta. Ponte dell’Industria è un’opera straordinaria che richiede competenze molto diversificate. In questo caso, Anas ha chiamato degli ingegneri specializzati in questa tecnica di trivellazione, per ottenere i risultati ottimali e comparare modalità di intervento. Realizzare un ponte nuovo avrebbe richiesto meno tempo, meno impegno e applicazioni tecnologiche differenti. Le opere giubilari sono, ognuna per la sua particolarità molto sfidanti; questo ponte in particolare, avrebbe chiuso i battenti se con il sindaco Gualtieri non avessimo fatto il possibile per inserirlo nelle opere dei Giubileo”, commenta l’Assessora Segnalini.
“Siamo in una fase molto importante del ponte, forse la più complessa di tutta l’operazione. In questo momento stiamo realizzando le colonne jet, sono ben dieci, che dovranno consolidare i pali pila dell’attuale infrastruttura. È la prima volta che viene eseguito il ‘jet grouting’ da sopra a un ponte, iniettando fino a 60 metri di profondità. Stiamo monitorando questa fase con una strumentazione di precisione per seguire tutte le fasi con a massima accuratezza” spiega il responsabile Anas Marco Moladori.
Le operazioni per il nuovo ponte
Negli ultimi mesi è stato eseguito un campo prova sulla banchina del Tevere in cui sono state avviate le trivellazioni, per capire quale deve essere la pressione (stimata in circa 700 atmosfere) a cui iniettare il cemento sotto i piloni del ponte. Le prove sono state svolte tramite carotaggi e sono state fondamentali per avere certezza che i parametri tecnici ipotizzati sono corretti. Terminato il consolidamento delle fondamenta, l'impalcato esistente verrà smontato e per questo è in corso la verifica dell’assemblaggio della struttura finale del ponte. Sono stati smontati i capitelli di ghisa posti a coronamento dei piloni, oggetto di tutela storico-architettonica, che saranno restaurati prima del loro riposizionamento. Saranno inoltre restaurate le travi storiche, ovvero i due arconi metallici attualmente presenti ai due lati del ponte, prevedendone lo smontaggio, la pulizia, la riverniciatura e il rimontaggio. La struttura del ponte verrà realizzata con una trave reticolare (soluzione decisa con la Soprintendenza), che riprende la geometria del ponte originario; i fianconi cesseranno quindi di avere la loro funzione strutturale, ma consentiranno di conservare il disegno originale del ponte e l'immagine urbana post-industriale dell'area che lo stesso attraversa.