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Roma, paralisi della Commissione scuola

print19 febbraio 2015 18:28
(AGR) A seguito dell'elezione di Valeria Baglio a presidente dell'assemblea capitolina, avvenuta lo scorso 5 dicembre, la commissione Scuola di Roma Capitale non ha più un presidente e, di fatto, non è messa nelle condizioni di operare regolarmente. L'ultima riunione risale addirittura al 2 dicembre e a poco sono servite le ripetute rimostranze dei consiglieri membri che, in mancanza di soluzioni immediate, avrebbero preso la decisione 'estrema' di autoconvocarsi la prossima settimana. Le commissioni capitoline sono definite “organi propulsori dell'attività assembleare” e vengono dichiaratamente “istituite per realizzare un più incisivo svolgimento delle funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo e per una più approfondita e specifica trattazione delle materie di competenza dell'assemblea”. Ciò che sta accadendo con la commissione XI è 'illegale' perché in aperto contrasto con l'articolo 88 del regolamento di Roma Capitale, ma risulta ancor più grave dal punto di vista dell'etica democratica: è sconvolgente che in un momento delicato come questo, con il settore educativo – pubblico e privato convenzionato – letteralmente in subbuglio, l'amministrazione comunale si arroghi il lusso di rinunciare a uno strumento politico-amministrativo così importante

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