Roma, nel "Box 16" c'erano 6 kg. di hashish e cocaina, in manette 32enne
Un mazzo di chiavi con l'etichetta Box 16 ha permesso allla polizia che aveva fermato un 21enne rinvenendo le chiavi di risalire al titolare del box al cui interno sono stati rinvenuti 40 grammi di cocaina e oltre 6 kg di hashish suddivisi in panetti riportanti il logo di noti marchi di cioccolata
Polizia la droga sequestrata nel box
(AGR) Sono stati gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Appio Nuovo ad arrestare un trentaduenne italiano gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e a denunciare un 21enne italiano per resistenza a Pubblico Ufficiale.
Gli agenti hanno fermato per un controllo l’autovettura con a bordo il 21enne ma, nonostante l’Alt intimato da poliziotti, l’uomo, in compagnia di un altro passeggero, ha innescato la retromarcia tamponando violentemente il veicolo che si trovava dietro di loro. Successivamente, i due sono stati fermati e, a seguito di un controllo, è stata rinvenuta una cospicua somma di denaro e un mazzo di chiavi riportante l’etichetta “BOX 16”. Al termine della identificazione, il ventunenne è stato denunciato in stato di libertà per resistenza a Pubblico Ufficiale.
La perquisizione del box ha permesso di rinvenire 40 grammi di cocaina e oltre 6 kg di hashish suddivisi in panetti riportanti il logo di noti marchi di cioccolata nonché un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento.
Ultimati gli atti di rito, il trentaduenne è finito in manette poiché gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’Autorità Giudiziaria, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha convalidato l’arresto.
Ad ogni modo, l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.