Roma, menù vegetale una volta al mese per le mense scolastiche, una scelta di sostenibilità ambientale
Via libera della Giunta capitolina all'introduzione di un menu green per i bambini e le bambine delle scuole, vale a dire un pasto, per una volta al mese, completamente vegetale, bilanciato dal punto di vista nutrizionale.La sperimentazione prevede anche momenti di sensibilizzazione e informazione
(AGR) È stata approvata dalla Giunta capitolina la Memoria per introdurre un menu green per i bambini e le bambine delle scuole, vale a dire un pasto, per una volta al mese, completamente vegetale, bilanciato dal punto di vista nutrizionale e coerente con le Linee Guida per la Ristorazione Scolastica del Ministero della Salute, delle raccomandazioni dell'OMS e della Fao e i Criteri Ambientali Minimi (CAM).
Si tratta di un’iniziativa che nasce all'interno del Consiglio del Cibo nel luglio scorso e che ora diviene parte del lavoro dell'intera Amministrazione per promuovere l'educazione ad una alimentazione sana, sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
Già dal 2022, Roma Capitale ha preso parte alla Green Food Week, offrendo un menù senza carne nei servizi della refezione scolastica. L’introduzione di un giorno per il menu green rafforza perciò l'impegno per la costruzione di un percorso di cultura alimentare più sostenibile che coinvolga i bambini e bambine delle scuole.
La sperimentazione prevede anche momenti di sensibilizzazione e informazione degli studenti e delle studentesse, delle loro famiglie e del personale scolastico.
“Ogni pasto servito nelle nostre mense è a pieno titolo un momento fondamentale che appartiene al percorso educativo non solo perché concorre alla formazione di cultura alimentare sana, ma perché agisce anche sull'educazione alla sostenibilità ambientale” ha commentato l'Assessora alla Scuola, Claudia Pratelli. “Oggi, su questo fronte, facciamo un passo avanti importante, introducendo una giornata al mese in cui l'assunzione di proteine è garantita da prodotti prevalentemente di origine vegetale e non animale, il che significa impattare positivamente sull'ambiente, contribuendo a ridurre le emissioni di gas serra, a risparmiare risorse idriche e a limitare la deforestazione. Altri esempi molto virtuosi sono stati sperimentati in giro per l'Italia e Roma, che conta 154.000 pasti al giorno, 30 milioni in un anno, e 643 cucine scolastiche, può fare la sua parte e anche di più per contribuire ad una educazione che fa bene all'ambiente” ha poi concluso Pratelli.
“Il menù green nelle scuole, che favorisce il consumo di verdure e di pasti proteici di origine non animale, è un’iniziativa di grande importanza per diffondere anche tra i più piccoli i principi di un’alimentazione sana ed equilibrata e sulle ricadute positive che la sostenibilità delle produzioni alimentari ha nel contrasto alle emissioni inquinanti e al depauperamento delle risorse naturali. Questa iniziativa è pienamente coerente con le politiche che Roma vuole adottare attraverso il lavoro del Consiglio del Cibo e, in particolare, mette a terra una delle proposte scaturite dal tavolo tematico che si è attivato specificamente sul miglioramento della qualità e sostenibilità della ristorazione collettiva e scolastica”, ha aggiunto Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti
“L’introduzione del menù green è una bella notizia per la Città di Roma, per l’ambiente e per le migliaia di bambini e bambini che potranno interrogarsi sull’impatto ambientale e sociale del cibo e contribuire a cambiare l’attuale modello di consumo” ha poi commentato Fabio Ciconte, presidente del Consiglio del Cibo di Roma Capitale. “Questa Memoria nasce da una proposta elaborata all’interno del Consiglio del Cibo, una realtà composita di cui fanno parte oltre centocinquanta realtà, che voglio ringraziare per l’impegno in questo percorso per rendere sostenibili i sistemi alimentari della città. E ringrazio anche la Giunta comunale tutta per aver creduto in questa proposta che, sono sicuro, rappresenterà un primo importante passo per una politica locale del Cibo che sappia rispondere alle sfide climatiche e sociali che siamo chiamati ad affrontare”.
foto archivio AGR