Roma, lotta allo spaccio di droga, 7 arresti della Polizia
Mini piantagione di marjuana scoperta ad Ostia all'interno di un terreno abbandonato. Erano dieci le piante di marijuana coltivate da un 25enne italiano che è stato tratto in arresto. All'Esquilino in manette sono finiti due pusher, sequestrati circa 200 grammi di cocaina nascosta in cucina
Polizia droga sequestrata Esquilino
(AGR) Sono 7 le persone arrestate dalla Polizia di Stato nelle ultime ore in quanto gravemente indiziate del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nell'ambito dei servizi dedicati alla prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti, i poliziotti del Commissariato Porta Pia, a seguito di attività info investigativa, hanno arrestato un 23enne tunisino e un 19enne italiano poiché sorpresi durante la cessione di sostanza stupefacente. I due sono stati immediatamente bloccati e a seguito di un controllo effettuato all’autovettura noleggiata, utilizzata dal 23enne per le consegne, sono stati rinvenuti 34 involucri in cellophane, contenenti cocaina per un peso di 21 grammi. La perquisizione estesa poi al domicilio del 21enne ha permesso, inoltre, di rinvenire circa 290 grammi di sostanza stupefacente tra hashish e cocaina.
I poliziotti del X Distretto Lido di Roma hanno arrestato in due distinte occasioni 3 persone. Nel primo caso gli agenti a seguito di un’attività investigativa sono riusciti ad individuare all’interno di un terreno abbandonato un’area recintata, dove vi erano 10 piante di marijuana coltivate da un 25enne italiano che è stato tratto in arresto. Nel secondo caso, invece, i poliziotti venuti a conoscenza di un’attività di spaccio posta in essere all’interno di un appartamento, hanno effettuato un servizio di osservazione assistendo ad uno scambio di sostanza stupefacente. Prontamente intervenuti, i poliziotti hanno arrestato 2 italiani di 43 e 45 anni e sequestrato circa 28 grammi di sostanza stupefacente e oltre 500 euro in contanti.
Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.