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Roma, in manette 31 enne per tentata estorsione,avrebbe preteso soldi per restituire il violino dimenitcato a casa sua

Un artista di strada di 38 anni aveva riferito ai Carabinieri di essere stato vittima di un’aggressione e di una tentata estorsione da parte di un suo conoscente a seguito della mancata consegna di una somma di denaro pretesa dallo stesso per restituire il violino che aveva lasciato a casa dell'uomo

printDi :: 02 agosto 2024 19:21
Carabinieri Casilina riconsegnato violino all'artista di strada

Carabinieri Casilina riconsegnato violino all'artista di strada

(AGR)  D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere - emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma - nei confronti di un 31enne romano, senza occupazione e con precedenti, gravemente indiziato del rato di tentata estorsione.

La sera del 3 luglio, un artista di strada, cittadino brasiliano di 38 anni, aveva contattato il 112 riferendo ai Carabinieri di essere stato vittima di un’aggressione e di una tentata estorsione da parte di un suo conoscente a seguito della mancata consegna di una somma di denaro pretesa dallo stesso per restituire un violino di proprietà del 38enne, che aveva lasciato nella sua abitazione qualche giorno prima. La vittima aveva indicato l’indiziato quale autore del tentativo estorsivo e i Carabinieri lo hanno fermato in via dell’Acqua Bullicante, quartiere Torpignattara. A seguito della perquisizione nella sua abitazione, i militari hanno anche rinvenuto lo strumento musicale, restituito al legittimo proprietario. Notiziata l’Autorità Giudiziaria, i Carabinieri hanno quindi iniziato le indagini e, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno identificato quale responsabile il 31enne.

 
Le risultanze investigative hanno quindi portato l’Autorità Giudiziaria ad emettere il provvedimento che, la scorsa serata è stato notificato al 31enne, poi condotto nel carcere di “Regina Coeli”.

Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, l’indagato deve intendersi innocente fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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