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Roma furti negli appartamenti, i condomini segnalano strani "movimenti" di uno sconosciuto alla Polizia, due arresti

Fondamentale la collaborazione tra condomini e la Polizia. Nei giorni precedenti avevano notato con uno spioncino digitale, un soggetto sconosciuto ed hanno deciso di segnalarlo. Poi, nella notte tra il 17 e il 18 agosto, l'uomo si è ripresentato per mettere a segno furti

printDi :: 20 agosto 2024 12:58
Polizia presunto ladro immortalato su un pianerottolo

Polizia presunto ladro immortalato su un pianerottolo

(AGR) Nuovi arresti per furti in abitazione. Il piano messo in atto dagli agenti della Polizia di Stato della Questura di Roma, rinforzato durante il periodo di ferragosto, per fronteggiare i furti in abitazione, ha dato altri risultati.

Gli investigatori della Squadra Mobile, nel corso di un servizio mirato al contrasto del fenomeno dei furti in abitazione nella zona Tuscolano – Parco degli Acquedotti, hanno arrestato un 32enne georgiano perché gravemente indiziato del reato di tentato furto in appartamento ed un 39enne, anch’egli di origini georgiane, per aver fatto reingresso nel territorio nazionale. Prima dei termini.

 
Importante è stata la collaborazione tra condomini e la Polizia di Stato.Alcuni di loro, nei giorni precedenti, avevano visto, grazie ad uno spioncino digitale, un soggetto sconosciuto che si avvicinava alle loro abitazioni, così hanno deciso di segnalarlo agli agenti. I poliziotti della Squadra Mobile hanno così effettuato un servizio specifico in quella zona, intensificato nei giorni a cavallo del ferragosto. Effettivamente, nella notte tra il 17 e il 18 agosto, lo stesso soggetto si è ripresentato fuori alle porte di casa, questa volta però per mettere a segno i furti. Uno dei condomini, alla vista dei due soggetti, il presunto ladro ed un altro con funzioni di “palo”, rimasto poi ignoto, ha urlato, mettendoli in fuga verso un’area verde adiacente e poi ha contattato subito l’112.

A quel punto, i poliziotti, già presenti in zona, hanno effettuato una rapida ricerca e, poco dopo, sono riusciti a rintracciare, in un appartamento, uno dei due, identificato per il 32enne georgiano che era all’interno dello stabile. In casa del 32enne, visibilmente agitato dopo la fuga di corsa e insofferente al controllo, gli agenti hanno rinvenuto un telefono avente duplice sim, un mazzo di chiavi e tutto l’occorrente per aprire fraudolentemente le serrature duplicandone la mappatura delle scanalature, mediante diverse striscette in alluminio e uno spray al peperoncino.

Ancora, l’uomo è stato trovato in possesso della chiave di un’auto nella quale, a seguito di perquisizione, è stato rinvenuto ulteriore materiale utilizzato per l’illecita attività, alcune fascette in alluminio, 24 chiavi a “spessimetro”, comunemente utilizzate per comporre le varie combinazioni di scanalature sulle chiavi ed un paio di guanti in lattice di colore nero. L’uomo, inoltre, disponeva di altre chiavi di un appartamento sito in via Calpurnio Pisone dove gli agenti hanno effettuato successivamente una perquisizione domiciliare ed hanno sequestrato un cannello ossidrico, diversi monili di varia tipologia, alcuni orologi, macchine fotografiche e denaro contante per un valore complessivo di circa 12.000 euro, il tutto riconducibile a provento di furti pregressi.

Nell’appartamento, i poliziotti hanno constatato la presenza di un connazionale del 32enne, coabitante, identificato per un georgiano di 39 anni che, a seguito di accertamenti, hanno tratto in arresto per aver fatto reingresso nel territorio nazionale prima del termine.

Al termine degli accertamenti di rito, il 32enne è stato arrestato per il tentato furto in appartamento mentre il 39enne è stato tratto in arresto per aver fatto reingresso nel territorio nazionale prima del termine e denunciato per ricettazione.

La Procura di Roma ha poi chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la convalida dell’arresto per entrambi.Ad ogni modo gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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Polizia materiale utilizzato per aprire le porte sequestrato

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