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Roma, contrasto ai furti in abitazione, la Questura ha messo a punto un piano dettagiato, ieri il primo arresto

Con un lavoro di squadra la polizia ha identificato un 38enne originario del Congo quale autore di un furto. Gli elementi acquisiti, tra cui le registrazioni del sistema di sorveglianza del condominio, hanno permesso di ottenere dal GIP l’emissione di una misura cautelare a carico dell’indagato.

printDi :: 06 agosto 2024 19:20
Polizia foto particolare auto

Polizia foto particolare auto

(AGR) Il piano di coordinamento ideato dalla Polizia di Stato e stilato presso Questura di Roma per contrastare il fenomeno dei furti in abitazione continua a dare risultati.
Durante le ore notturne di qualche giorno fa, in un condominio di via Giolitti, un uomo, non curante che all’interno potessero esserci i proprietari di casa, in questo caso una proprietaria che nella circostanza stava dormendo, è entrato da una finestra nell’appartamento rubando un pc, un cellulare, alcuni gioielli ed altri effetti personali della vittima; quest’ultima solo al risveglio si è accorta del furto ed ha chiamato l’112.

Le indagini, seguendo le linee guida recentemente introdotte, sono state fin da subito condotte dal commissariato Esquilino con la collaborazione degli specialisti della Polizia Scientifica sotto il coordinamento della Procura di Roma.

 
Con un lavoro certosino si è giunti ad identificare un 38enne originario del Congo quale presunto autore del furto. Gli elementi acquisiti, tra cui le registrazioni del sistema di sorveglianza del condominio, hanno permesso ai PM della Procura di Roma di chiedere ed ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione di una misura cautelare a carico dell’indagato. Il GIP, valutati gli elementi di prova ed il fatto che il 38enne è gravato da numeri precedenti penali e di polizia, ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere.   

Sono stati gli stessi agenti del commissariato Esquilino a cercare, rintracciare e, dopo la notifica dell’atto, ad accompagnare a Regina Coeli il congolese.  Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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