Roma, commemorato il v.Questore Sebastiano Vinci, ucciso 43 anni fa dalle Brigate Rosse
Il 19 giugno 1981 un commando composto da quattro giovani, tra cui una donna, tese un agguato al Dr. Sebastiano Vinci che si trovava a bordo dell'auto di servizio, all'incrocio tra Via S. Cleto Papa e Via della Pineta Sacchetti. Il Funzionario ferito gravemente morì poco dopo al policlinico Gemelli
Polizia la commemorazione del v.Questore Sebastiano Vinci
(AGR) Ricorreva oggi il 43° anniversario dell'uccisione del Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato Sebastiano Vinci, ad opera di un commando composto da quattro giovani appartenenti al gruppo eversivo delle "Brigate Rosse - Colonna XXVIII marzo".
Alle ore 13.30 del 19 giugno 1981 un commando composto da quattro giovani, tra cui una donna, tese un agguato al Dr. Sebastiano Vinci che si trovava a bordo dell'auto di servizio, all'incrocio tra Via S. Cleto Papa e Via della Pineta Sacchetti. Il Funzionario, gravemente ferito da numerosi colpi d'arma da fuoco, morì poco dopo al policlinico Gemelli. L'autista, raggiunto da numerosi colpi d'arma, tentò comunque di reagire nonostante fosse gravemente ferito.
Le indagini della DIGOS della Questura di Roma consentirono nel 1982 l'individuazione di tre covi delle Brigate Rosse, il sequestro di armi e munizioni, l'arresto di 10 terroristi, che in concorso con altri vennero successivamente condannati anche per l'omicidio del Dr. Vinci. Per l’occasione, durante la celebrazione officiata dal Cappellano Don Nicola Tagliente, alle ore 11:00 odierne, alla presenza di Autorità civili, militari e religiose, è stata deposta una Corona di alloro, a nome del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani, sulla lapide collocata all'interno del Commissariato di P.S. "Primavalle", diretto all'epoca dell'attentato terroristico dal Dr. Vinci.