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Roma, blitz della Polizia nelle rivendite di coltelli, scoperti tre esercizi non in regola, sequestrati 340 coltelli

Gli agenti, infatti, hanno controllato i rivenditori rilevando che i titolari di tre esercizi non avevano la prescritta autorizzazione pur avendo esposta, in una vetrina interna, una campionatura di coltelli, globalmente nelle tre attività sono stati sequestrati 340 coltelli

printDi :: 10 ottobre 2024 13:30
Polizia i coltelli sequestrati

Polizia i coltelli sequestrati

(AGR) 340 coltelli sequestrati e 3 persone deferite all’Autorità Giudiziaria: questo il bilancio di una serie di controlli della Polizia di Stato nell’ambito del commercio di armi da punta e taglio atte all’offesa.

Gli uomini della Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Roma hanno posto la loro attenzione su alcuni esercizi commerciali rivenditori di coltelli, per i quali la normativa richiede una specifica licenza.

 
Il primo negozio controllato si trova nel centro storico della capitale: in questo caso, nella vetrina esterna, erano esposti per la vendita 6 coltelli del tipo “a scatto” o “a molletta” di varia grandezza. Il titolare per quel negozio non aveva mai chiesto la licenza, licenza di cui è invece in possesso per un altro esercizio sempre di sua proprietà.

Sempre nel centro è stato controllato un altro negozio all’interno del quale sono stati trovati 17 coltelli. I poliziotti, confrontando le fatture di acquisto, hanno accertato che altri 13 coltelli dello stesso tipo erano stati già venduti. Anche in questo caso il titolare non aveva alcun titolo per vendere tali articoli e non aveva registrato le vendite né, tantomeno, gli acquirenti.

Gli agenti hanno poi controllato il fornitore che aveva venduto i coltelli alla precedente attività commerciale. Anche in questo caso la titolare non aveva la prescritta autorizzazione pur avendo esposta, in una vetrina interna, una campionatura di coltelli sia del tipo a scatto che del tipo con la lama retrattile; in questa attività sono stati sequestrati complessivamente 317 coltelli.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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