Roma, arrestati in due diversi episodi per rapina di un cellulare due stranieri
Nei pressi di capolinea Atac un cittadino della Sierra Leone di 26 anni ha sottratto il telefono cellulare ad una 21enne romana, dopo averla aggredita. Le grida di aiuto hanno attirato l’attenzione di altre persone presenti in attesa del bus che sono intervenute ed hanno bloccato l'uomo
Carabinieri Casilina controlli
(AGR) Ieri mattina, nel corso dei normali controlli del territorio, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma sono intervenuti in due distinti momenti ed hanno arrestato due giovani stranieri gravemente indiziati, uno del reato di rapina, lesioni e resistenza a pubblico Ufficiale, il secondo per rapina impropria.
A seguito di una segnalazione giunta al numero di emergenza 112, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma sono intervenuti in largo Guido Mazzoni, nei pressi del capolinea degli autobus ATAC, dove poco prima un cittadino della Sierra Leone di 26 anni, senza fissa dimora e con precedenti, è gravemente indiziato di aver sottratto il telefono cellulare ad una 21enne romana, dopo averla aggredita. Le grida di aiuto della vittima hanno attirato l’attenzione di altre persone presenti in attesa del bus, e grazie al loro aiuto sono riusciti a bloccarlo e a recuperare il cellulare sottratto.
A Torpignattara invece, sempre a seguito di una segnalazione giunta al 112, i Carabinieri della Stazione di Roma Torpignattara sono intervenuti presso un bar di via Roberto Malatesta, dove un 40enne romano ha denunciato che dopo aver avuto un diverbio, per pregressi dissidi, con un cittadino egiziano di 26 anni, senza fissa dimora e con precedenti, era stato da questo aggredito e rapinato del cellulare, prima di darsi alla fuga. La vittima ha fornito ai militari la descrizione del soggetto che a seguito delle immediate ricerche in zona è stato individuato nelle vicinanze dell’evento con ancora addosso il cellulare sottratto.
Su disposizione della Procura della Repubblica, gli indagati sono stati arrestati e accompagnati presso le aule dibattimentali di Piazzale Clodio, dove sono stati convalidati gli arresti di entrambi e disposto per il primo, l’obbligo di firma e per l’altro il divieto di dimora nel Comune di Roma.
Si precisa che considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, gli indagati devono intendersi innocenti fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.